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E allora slegate le campane: un doppio alla bolognese contro il male
NEWS 10 Marzo 2020    di Redazione

E allora slegate le campane: un doppio alla bolognese contro il male

Dopo aver indicato la novena «per chiedere alla Madonna di San Luca di intercedere per la protezione delle nostre città e paesi dal male» dell’epidemia, l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi ha anche invitato «tutte le chiese della diocesi a suonare le campane alle ore 19 da domenica 8 marzo fino a martedì 17 marzo in contemporanea alla Novena da lui presieduta alla stessa ora».

Ma perché suonare le campane in questa occasione così particolare? Qual è il loro significato? Forse assordati dal rumore delle nostre città abbiamo dimenticato lo scampanio delle chiese e soprattutto sono pochi a conoscere il significato di quel suono.

Per capire il senso più profondo delle nostre campane, bisogna andare a vedere l’antico rituale di benedizione. La campana veniva, per così dire, “battezzata”: veniva aspersa con acqua esorcizzata, consacrata con l’unzione dell’olio, e le veniva dato un nome. Poi veniva incensata. Solo così la campana può svolgere la sua funzione di araldo del Vangelo, che porta l’annuncio del primato di Dio ovunque e caccia ogni infestazione maligna.

L’idea fondamentale è che il suono si diffonde nello spazio; dunque, dove giunge questo suono “consacrato”, lo spazio viene riconquistato a Cristo, la mente viene elevata al ricordo di Dio e le infestazioni del maligno vengono messe in fuga. E’ per questo che le orazioni dell’Ordo ad campanam consecrandam del Pontificale Romanum (1961-1962) domandano a Dio che, per il suono di queste campane, «cresca la devozione e siano respinte tutte le insidie dei nemici», come anche il fragore della grandine, la tempesta, etc.

Le campane, come esplicitamente richiamato dalle tre orazioni, sono le nuove trombe d’argento di Mosé (Num. 10, 2), che chiamano il popolo alla preghiera; sono le trombe fatte suonare da Giosué nella presa di Gerico (Gs. 6, 1-14); ed ancora sono la voce di Cristo che seda la tempesta (Mc. 4, 39).

A Bologna c’è la tradizione dei campanari e del tipico scampanio del “doppio alla bolognese”, un suono inconfondibile per tutti in città e non solo. Qui sotto un video che offre un assaggio di questa tradizione, sarebbe davvero bello che l’invito del vescovo venisse accolto.

Slegate queste campane e un bel doppio alla bolognese seppellisca ogni male.


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