Huma Younas (foto) ha 14 anni, poco più di una bambina. La giovane cristiana da circa due mesi è stata rapita, forzatamente convertita all’Islam e costretta a sposarsi con uno dei rapitori. Vittima di una terribile tratta di donne pakistane, specialmente giovani ragazze cristiane (più povere e meno protette dalla legge), su cui la stampa internazionale comincia finalmente ad accendere i riflettori.
Huma è parte di quelle centinaia di ragazze che sono vittime di criminali cinesi e pakistani che cercano spose soprattutto per uomini cinesi. Ora la famiglia di Huma ha fatto appello a Papa Francesco perché, riporta Vatican news, «vedendo l’impatto della pressione internazionale nel caso di Asia Bibi, sperano che la sensibilizzazione possa aiutare anche nel loro caso».
«Ora basta!», si legge in un tweet del 7 dicembre della fondazione Aiuto alla chiesa che soffre. «Lei è Human Younas, ha 14 anni, è CRISTIANA, e da due mesi in #Pakistan, è stata rapita, convertita e presa in sposa da uno dei rapitori. Con la sostanziale complicità delle autorità. Solo una eco mediatica internazionale può aiutarla».
A nome dell’arcidiocesi di Karachi è l’avvocato Tabassum Yousaf a seguire il caso della quattordicenne. «E’ stato fatto cinque volte ricorso al tribunale di Karachi senza nessun esito», ha dichiarato l’avvocato all’Ansa. «I rapitori hanno fatto ricorso a loro volta all’Alta Corte chiedendo che la ragazza venga lasciata libera dai genitori e affermano anche falsamente che la giovane ha 18 anni, mentre è nata nel 2005 e quindi non può essere sottratta in questo modo alla sua famiglia».
I famigliari hanno diffuso un video in Pakistan in cui si rivolgono «al santo Padre Francesco, alla comunità internazionale, al politico pakistano Bilawal Bhutto Zardari, figlio della scomparsa ex premier Benazir Bhutto, al premier del Paese, al presidente della Corte suprema, al capo delle forze armate. Chiedono loro un intervento urgente».
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