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Halloween, c’è una resistenza cattolica
NEWS 31 Ottobre 2019    di Andrea Zambrano

Halloween, c’è una resistenza cattolica

“Tutto è pronto stasera per la tradizionale festa di halloween”. Avvisi come questi sono purtroppo ormai frequenti in molte realtà cattoliche italiane, come scuole, oratori e circoli dichiaratamente cattolici. Ma da qualche parte si stanno organizzando delle resistenze creative a questo sdoganamento un po’ becero di una tradizione che porta dietro di sé – l’abbiamo scritto molte volte anche su queste colonne – il rischio dell’occulto e del satanico.

Ben vengano dunque le tante iniziative create non solo per contrastare questa pratica pagana, ma anche per promuovere qualche cosa di nuovo e che abbia a che fare con il periodo liturgico che si sta vivendo. Che, come tutti sanno, è la solennità di Ognissanti che la Chiesa celebra con una liturgia propria e importantissima. Molte diocesi e parrocchie si sono così organizzate alternativamente per disinnescare la tentazione dei fedeli di partecipare a iniziative pro halloween.

Due segnalazioni fresche fresche. Questa sera in Diocesi di Reggio Emilia il vescovo Massimo Camisasca parteciperà alla “Notte dei santi, gli uomini veri”. Si tratta di un evento che si terrà nella Pieve di San Valentino, dove sono venerate e custodite le spoglie mortali del beato seminarista Rolando Rivi, martire 14enne ucciso in odium fidei da partigiani comunisti nel 1945. Dopo la messa delle 21, si legge nella locandina, “alcuni amici si alterneranno nel racconto della vita di bambini che hanno testimoniato l’amore a Gesù”. Si tratta dello stesso Beato Rolando, di Carlo Acutis e dei pastorelli di Fatima.

Uscendo dall’Italia – segno che la preoccupazione non è solo di casa nostra – e andando in Spagna troviamo iniziative simili. Una di queste si chiama “Holywins, la santidad gana”, che, tradotto, significa la santità vince. Nelle parrocchie che hanno aderito stasera si parlerà dunque di santi. Ad esempio, in Santa Maria Maddalena a Ciempozuelos (comune vicino a Madrid) i bambini dai cinque ai 12 anni si ritroveranno in piazza Ventura Rodríguez e si sfideranno in una sorta di carnevale vestiti con i costumi dei loro santi preferiti. Al termine, tutti a Messa.

Oppure a Móstoles, nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore i bambini sono invitati a raccontare la vita di un santi in una sorta di drammatizzazione. Lo stesso farà la parrocchia di San Juan de Ávila e a Navalcarnero, mentre la parrocchia dell’Assunta ha preparato una mappa gigante con disseminati i volti dei santi principali della cattolicissima Spagna.

Iniziative buone e da promuovere per stasera, ma anche da tenere a mente per il prossimo anno. Ricordando sempre, come ha avvertito proprio ieri la Comunità Giovanni XXIII che «in coincidenza con halloween si registra un aumento del 60% di segnalazioni al Numero Verde Nazionale “Antisette”» (800228866) istituito nel 2002 dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con la SAS, la squadra antisette della Polizia di Stato.

«A chiamare – dicono i responsabili – sono principalmente genitori e insegnanti. Sotto le mentite spoglie di una pseudo-festa, anche in scuole frequentate dai bambini più piccoli, viene propagandato il mondo dello spiritismo con la recita di filastrocche inopportune, l’esaltazione della stregoneria, del macabro, dell’orrore e dell’occultismo».

Ricordiamo che halloween è il Capodanno di tutto il mondo esoterico, la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana. «Per gli occultisti halloween ha le sue radici in un culto pagano ed è una delle quattro ricorrenze più importanti del loro calendario», dice Giovanni Ramonda, Presidente della comunità fondata da don Oreste Benzi, il quale nel 2007, proprio in uno degli ultimi articoli scriveva: «Mi rivolgo ai genitori e a tutti gli educatori. Accettando questa celebrazione si promuove e si sviluppa l’adesione al mondo satanico che già ingabbia moltitudini di adolescenti, soprattutto nelle fasce urbane delle più grandi città».


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