Che cosa c’è dietro quella che il mondo presenta come “la libera scelta di una donna”? Quale è il vero scopo dell’industria delle cosiddette interruzioni volontarie di gravidanza? Ne parla il primo piano del Timone del mese di giugno che presenta due indagini che arrivano dagli Stati Uniti dove una nuova e determinata generazione di pro life è arrivata a minare il più grande colosso abortista americano, Planned Parenthood. Giulia Tanel racconta del lavoro investigativo di Live Action (nella foto a sinistra la presidente Lila Rose) e del Center for Medical Progress e dell’orrore che hanno portato alla luce.
Un ruolo centrale, quando si parla di aborto, lo ricopre il sistema mediatico. Pochi però sanno che bufale e fake news sono all’ordine del giorno e non certo da oggi. Basta guardare indietro per vedere il legame tra aborto e inganno, basta partire dalla più grande fake news del nostro paese, che racconta in questo numero Giuliano Guzzo, quella del disastro di Seveso e dell’allarme diossina che ha causato la morte di centinaia di bambini perfettamente sani.
Intervista esclusiva al Timone di Abby Johnson, ex dirigente di del colosso abortista Planned Parenthood e oggi indomita testimone pro life (nella foto con la sua famiglia). La sua storia è da poco diventata un film dal titolo Unplanned, che ha sbancato al botteghino negli Stati Uniti e si prepara ad arrivare in autunno in Italia.
Infine uno sguardo ai protagonisti dimenticati, i nascituri. Nel mondo contemporaneo ci si preoccupa della privacy di tutti, ma non di quella dei bimbi che stanno per nascere, come spiega Carlo Bellieni: le analisi prenatali diventano esami di idoneità a ciò che è gradito o non gradito…
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