La scomparsa di Massimo Bordin, nei giorni in cui l’establishment si stracciava le vesti per la possibile chiusura di Radio Radicale, è sembrata a molti un de profundis sulla storia Radicale stessa. Morto Marco Pannella, con Emma Bonino già da anni proiettata su orizzonti suoi, più internazionali, dei Radicali, dopo una diaspora endemica, restano una manciata di reduci, litigiosi e incolore.
Fine della storia, quindi? In un certo senso sì. Ma bisogna intendersi.
Divorzio, contraccezione, aborto, antiproibizionismo, omosessualità, eutanasia, ecologia malthusiana, controllo demografico, fecondazione assistita e ricerca sugli embrioni sono alcuni dei temi etici su cui i Radicali hanno lavorato instancabilmente con l’obiettivo di minare i fondamenti dell’umanesimo cattolico che permeava la società italiana. Il loro tragico successo è sotto gli occhi di tutti.
Con la strategia della doppia tessera i radicali sono arrivati ad essere presenti in tutti i partiti, da sinistra a destra. Intanto hanno occupavato culturalmente giornali, televisioni e mondo dello spettacolo. Grande anche la capacità di raccogliere soldi a livello internazionale.
Qual è stata la genesi della società radicale in cui viviamo? Qual è la sua concezione antropologica ed etica?…
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