Il 23 aprile il Consiglio permanente della Conferenza episcopale francese ha pubblicato un documento che offre una sintesi dei principali concetti antropologici della dottrina cattolica, tra cui libertà, famiglia, coscienza, male, verità e corpo. Il titolo è Qu’est-ce que l’homme pour que tu penses à lui? Éléments d’anthropologie catholique. La prefazione è del vescovo di Parigi monsignor Michel Aupetit, ne pubblichiamo una parte con una nostra traduzione.
di Michel Aupetit*
(…) Per chi si ferma a uno sguardo dall’esterno, la Chiesa appare in Occidente come una istituzione vecchia e scossa da scandali, che ostacola il mito di un progresso che viene invocato senza sapere esattamente dove conduce. Ma la Chiesa è bella nei suoi santi, nell’immenso manto di tenerezza che diffonde sul mondo, specialmente sul più trascurato degli uomini. È “esperta in umanità” perché la sua fede è basata sulla alleanza di Dio con il suo popolo, compiuto nella incarnazione di Cristo e nella salvezza della Croce, aperti alla moltitudine degli uomini “di ogni tribù, lingua, popolo e nazione”.
L’oblio di Dio, lo sbiadire della coscienza dell’eternità nel cuore dell’uomo, porta alla cancellazione della dignità umana. Il dramma dell’umanesimo ateo che ha devastato il XX secolo ha visto, in proporzioni senza precedenti nella storia, la morte dell’innocente. La tentazione prometeica rimane. Non sarà in grado di rispondere agli uomini nel loro desiderio di vita eterna. Essa sacrifica il più fragile sull’altare di una presunta modernità. Noi proclamiamo sempre l’inalienabile dignità di tutta la vita umana in questo mondo. Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, è l’amore divino mostrato nella vulnerabilità della carne. Una società è veramente umana quando si fa guardiana del più piccolo degli esseri.
*Arcivescovo di Parigi
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