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Gli Incredibili 2 e il designer che trae ispirazione dal Creatore
NEWS 8 Novembre 2018    di Ermes Dovico

Gli Incredibili 2 e il designer che trae ispirazione dal Creatore

Dal numero di novembre sulla rivista Il Timone debutta la rubrica «Schermi», a cura di Armando Fumagalli. In questo primo appuntamento anche noi abbiamo parlato degli Incredibili 2 in una recensione tutta da leggere. Qui vi proponiamo invece un’intervista a uno dei suoi creatori, Philip Metschan, un visual designer di fede cattolica che lavora per la Pixar (dal 2006 appartenente alla Walt Disney) e che si è occupato in particolare di «costruire» la nuova casa della famiglia del supereroe Robert «Bob» Parr. Parlando con la Catholic News Agency, Metschan ha spiegato che uno degli aspetti che preferisce del suo lavoro – creare ambientazioni – è quello di prendere ispirazione dal mondo reale, filtrandolo attraverso la sua esperienza «per produrre un mondo che non è mai esistito, cose fantastiche che nessuno ha mai visto prima».

Alla base c’è un grande spirito d’osservazione e non solo. «Sono sicuramente una persona a cui piace stare fuori nella natura e fuori nel mondo, e farne esperienza, perché penso che ci siano forti narrazioni che sono create proprio dall’esistenza di questi luoghi». Queste narrazioni testimoniano l’impossibilità di separare la creazione dal Creatore. Perciò dice: «In un certo senso, sento che quando uso [gli ambienti del mondo reale] come ispirazione, sto usando [Dio] come ispirazione». Ci fa piacere ricordare in proposito un insegnamento contenuto nel Catechismo, che riprende la Dei Filius, la costituzione dogmatica del Concilio Vaticano I: «La santa Chiesa, nostra Madre, sostiene e insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale della ragione umana partendo dalle cose create» (CCC 36). A conferma che la ragione è ancella della fede.

Riguardo alle storie della Pixar, il visual designer dice di apprezzare il fatto che esse trattino temi universali come l’amicizia e la famiglia (al netto, aggiungiamo per completezza, dell’attuale pressing dei gruppi Lgbt e abortisti che cercano di inserire la loro ideologia perfino nei cartoni animati), insieme ad altri valori: «Sebbene usiamo questi personaggi fantastici», spiega Metschan, «le emozioni universali sono tutte molto centrali». Nello specifico Gli Incredibili 2, sequel degli Incredibili (2004), segue le vicende di una famiglia di supereroi che si trovano ad agire in un mondo dove quasi più nessuno crede in loro. Anche qui c’è il cattivo di turno, o meglio la cattiva che vuole sbarazzarsi dei supereroi «a causa della sua idea che avere persone speciali tra noi ci rende deboli, che ci affidiamo a queste persone invece di fare affidamento su noi stessi».

In questo senso Metschan ritiene che nel cartoon si possa rintracciare una morale utile. Cristianamente non può che essere l’affidamento fiducioso a un Altro, che ci ha creato e ci conosce. Dando uno sguardo al mondo odierno, dice ancora: «Per quanto riguarda la nostra fede cattolica, direi che gli eroi attuali non sono fatti delle cose di cui vorremmo fossero fatti. Non sono eroi per le ragioni per cui penso che noi cattolici guardiamo ai nostri ‘eroi’, e per il motivo per cui li veneriamo». Eppure, anche in questo mondo che va perdendo la fede, «penso che abbiamo ancora la possibilità di scegliere i nostri eroi». Si tratta insomma di scegliere come riferimento gli ‘eroi’ giusti.


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