Secondo le indiscrezioni riportate dal sito austriaco Kath.net la congregazione per la Dottrina della fede avrebbe rifiutato qualsiasi autorizzazione che consenta l’intercomunione, ossia la comunione a protestanti sposati con cattolici, come prospettato da un documento di indirizzo approvato il 22 febbraio scorso dalla Conferenza Episcopale tedesca.
L’ex Sant’Ufficio, oggi presieduto da monsignor Ladaria Ferrer, avrebbe quindi accolto favorevolmente le richieste di chiarimento arrivate in Vaticano da 7 vescovi tedeschi, tra cui il cardinale di Colonia Rainer Maria Woelki. In quella lettera, inviata anche al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, i 7 vescovi chiedevano se una decisione come quella di concedere la comunione ai coniugi protestanti in matrimoni interconfessionali possa essere decisa a livello di vescovi nazionali «o se piuttosto» è necessaria una decisione della Chiesa universale «in materia».
Uno dei 7 firmatari, monsignor Stefan Oster, vescovo di Passau, aveva poi spiegato le ragioni della sua adesione alla proposta, specificando che si tratta di una questione cruciale per la fede. Vedremo se le indiscrezioni circa la risposta della congregazione per la Dottrina della fede saranno confermate.
AGGIORNAMENTO: Secondo quanto dichiarato ieri, 19/4/2018, dal portavoce della Conferenza episcopale tedesca sarebbe “falso che il piano pastorale sarebbe stato rigettato in Vaticano dal Papa o da qualche dicastero”
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