Un “Vivaio” – questo mese e il prossimo – del tutto diverso e del tutto sorprendente. Sorprendente innanzitutto per me. Penso di avere il dovere di raccontare – con l’umiltà doverosa e con un po’ di timore – quanto mi è successo. Nella prossima “puntata“ faremo qualche riflessione. Ma per ora stiamo ai fatti. Ecco qui.
Il mattino del 29 marzo dell’anno scorso – tornato a casa dal solito bar sulla riva del lago, dove faccio colazione e leggo i quotidiani- suona il telefono cellulare: è un docente, che non conosco, del Politecnico di Torino che mi annuncia una novità che mi sorprende e mi rallegra. Mi dice che il Dipartimento di Matematica del suo Istituto (uno dei più prestigiosi d’Europa) ha deciso di organizzare per il 22 settembre un convegno dal titolo: «Francesco Faà di Bruno matematico».
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