Può capitare che venga in mente il compagno Stalin partecipando a una messa? A me è capitato: in una chiesa di “architettura” (il nome di quest’arte illustre è qui eccessivo, le virgolette sono di rigore), di “architettura”, dunque, contemporanea, in un trionfo di cemento armato a vista, alluminio, vetro, luci al neon, arredi astratti e, sul tetto, una campana sorretta da un traliccio industriale in ferro. Il tutto all’insegna di un pauperismo demagogico, da “Chiesa dei poveri” di sessantottina memoria. Di questi orrori tutti ne conosciamo non pochi esemplari, quindi si sarà capito di che cosa parlo.
Ebbene, mentre la messa si celebrava, una maliziosa di...