Cinema. Ricette d’amore

Regia di:  Sandra Nettelbeck

Con: Martina Gedeck, Sergio Castellitto.

2001 – 107 minuti – colore

Non solo cucina…

I film ambientati in cucina hanno spesso fornito un buon numero di argomenti di riflessione. Non solo per l’eterno dubbio se comparare l’arte culinaria al pari di qualsiasi altra forma d’arte, ma anche perché spesso vengono affrontati e sviluppati bene i caratteri di chi in cucina lavora. È senza dubbio il caso di “Ricette d’amore”, dove una bravissima cuoca, perennemente in analisi, vede cambiare la propria vita dopo la morte della sorella e l’affido della nipotina. Come se non bastasse, per sostituirla nel lavoro nei momenti d’assenza, viene chiamato un cuoco italiano che porta scompiglio, una ventata di buonumore e…. (se qualcuno pensa di aver riconosciuto la trama di due film simili, ha riconosciuto molto bene: infatti del nostro film ne è già stato fatto un remake statunitense).

Non rovino il finale rivelando che la storia d’amore tra la cuoca e il cuoco italiano potrebbe essere lo scontato lieto fine. Quello che non è scontato è l’evolversi dei caratteri dovuto non tanto, o forse non solo, all’amore trovato, ma piuttosto all’emergere degli “altri” nell’interesse dell’esistenza.L’accantonamento dei problemi personali e il preoccuparsi di chi le sta vicino sono la svolta della vita della chef. Purtroppo, non viene preso in considerazione minimamente un discorso trascendente e allo stesso tempo vengono proposti modelli comportamentali non condivisibili. Nel complesso, però, lo sviluppo in positivo dei personaggi rende il film decisamente interessante e gradevole. Una piacevole e non invadente colonna sonora sottolinea in modo intelligente, puntuale e pertinente i vari momenti della pellicola. Da vedere non solo da chi è appassionato di cucina.

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