A soli 31 anni, il 28 agosto 1915, cadde vittima del genocidio degli Armeni. Aveva compreso il dramma della dissoluzione della civiltà contadina. Le sue poesie più belle raccontano la vita degli uomini che coltivano la terra. Nella luce della fede cristiana
Cinquemila anni di civiltà contadina sono stati liquidati, nel Novecento, in tre generazioni: la saggezza popolare ereditata dai nonni, messa in dubbio dai figli, fu svenduta dai nipoti con la scusa che zappare è faticoso e “la terra è bassa”. Oggi le campagne in Occidente sono luoghi semideserti, nei quali si affida il lavoro agricolo a trattori, attrezzi, allevamenti su vasta scala: chi viag...