Come tutti sanno, il segno «v» fu lanciato da Winston Churchill quale iniziale di «victory» e come tale a lungo è stato adoperato. Ma in tempi recenti è stato ripreso da Beppe Grillo per tutt’altri significati nei suoi «vaffa- day». Tuttavia, la sua divulgazione planetaria si deve al fumettista Alan Moore e alla sua graphic novel V for vendetta («vendetta» è una delle tante parole italiane presenti nel vocabolario inglese), da cui è stato tratto un fedele film con Hugo Weaving e Natalie Portman. Nella storia, in un’Inghilterra futuribile e cristiano-fascista, un anarchico indossa la maschera di Guy Fawkes e, vestito come un puritano seicentesco,...