Anche stavolta faremo zapping, per dirla con termine televisivo, tra molte epoche e molti personaggi. Cominciamo, ad esempio, dal protestantesimo. Mentre per il sistema di Lutero è centrale la dottrina dell’uomo che si salva solo attraverso la fede, non attraverso le opere, per Calvino è centrale la “doppia predestinazione”. Sin dalla creazione, cioè, Dio dividerebbe in due l’umanità: quelli destinati alla gloria del Cielo e quelli destinati all’inferno eterno. E, questo, per un insondabile giudizio divino, indipendentemente dai meriti personali. Contro questa teologia della “massa dannata”, di fronte alla quale si ribella ogni più elementare senso di giustizia, il maggior oppositore, alla fine del Cinquecento, fu l’olandese il...