Ho sempre avvertito fastidio per i chiacchieroni disinformati, per quelli che vogliono sentenziare su tutto senza conoscere nulla. Categoria in fondo innocua quando si tratta di avventori del Bar Sport che si accontentano dell’ammirazione degli altri clienti, tra una schedina e una sosta allo schermo del videopoker o della slot. Categoria non innocua, invece, quando si tratta di giornalisti o di scrittori, di gente cioè le cui chiacchiere da demi-savants possono influenzare la vita degli altri. Li chiamano “opinionisti”, “editorialisti” e sono riveriti e pagati bene, se non benissimo, spacciando i loro “secondo me” spesso brillanti e sempre privi di approfondimento, di ...