Audace colpo dei soliti ignoti

Regia di Nanni Loy.

1959 – 105 minuti – b/n

Da vedere… e rivedere

Succede spesso che il successo di un film determini un seguito che non era stato programmato a priori. Purtroppo, non sempre la qualità del cosiddetto “sequel” è all’altezza: sia per mancanza di freschezza che per ovvi motivi di replica. Nei decenni però ci sono state splendide pellicole che sono entrate a buon diritto nella storia del cinema e che sono la derivazione di una storia precedentemente portata sullo schermo.
Mi piace ricordare, a questo proposito, una delle più pure commedie all’italiana che sono riuscite a bissare l’enorme successo che aveva ottenuto il primo capitolo. Sto parlando dell’Audace colpo dei soliti ignoti.
L’Audace colpo dei soliti ignoti ha tutti gli ingredienti della commedia italiana di grande qualità: un eccellente cast, una bella storia, splendidi dialoghi, quel pizzico di malinconia e una perfetta regia di Nanni Loy, costretto dai produttori a girare questo film che gli diede poi moltissime soddisfazioni.
Un gruppo, quanto mai sgangherato, di aspiranti ladri decide di rubare gli incassi del Totocalcio. Per questo, la banda dovrà andare in trasferta da Roma a Milano e ognuno dei componenti della stessa dovrà svolgere un ruolo ben preciso e fondamentale… Il disastro è dietro l’angolo.
Ancora una volta Vittorio Gassman, nel ruolo del capo banda, offre una prova strepitosa d’attore di commedie spazzando via definitivamente i dubbi che alcuni del settore cinematografico avevano avuto in precedenza su di lui. Ma tutti i cosiddetti comprimari, gli attori di contorno, sono assolutamente straordinari dando ciascuno la caratterizzazione giusta e godibile. È un film che deve essere visto, ma che può anche essere rivisto.