La Lettera apostolica Porta Fidei di Benedetto XVI spiega le ragioni della sua indizione di un Anno della Fede (uno simile fu stabilito da Paolo VI nel 1967), che inizia l’11 ottobre (data coincidente con il 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e con il 20° della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica) e terminerà il 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re dell’universo.
L’importanza della manifestazione della gioia
Infatti, la Fede è una porta (At 14,27) che introduce ad una vita di comunione (prima parziale e poi totale nella vita eterna) con Dio, purché ovviamente l’uomo accolga la proposta d’amore di un Dio il cui amore infinito si esprime addirittura con la Croce. Il problema drammatico della nostra epoca è però (soprattutto in Europa) l’erosione della fede cristiana, il suo rifiuto esplicito o (molto più spesso) l’indifferenza di moltitudini nei confronti della questione più decisiva della vita, quella dell’esistenza/inesistenza del Dio cristiano, con ciò che essa comporta per la vita terrena e per quella eterna.
Come scrive il Papa, è imprescindibile «riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo», nonché «ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede», mentre invece molti cristiani non la annunciano minimamente. Del resto, «Caritas Christi urget nos» (2 Cor 5,14): se l’amore di Cristo colma davvero i nostri cuori, ci spinge ad evangelizzare e a rievangelizzare ed «Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (Mt 28,19)».
Se il mondo riceverà dai credenti un annuncio credibile della Parola, una testimonianza della gioia dei cristiani nonché una manifestazione del loro amore, si può esser certi di una rinascita della fede che «cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia». Il Papa insiste soprattutto sui seguenti quattro aspetti da curare particolarmente durante l’Anno della fede.
1. «Dovrà intensificarsi la riflessione sulla fede per aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere più consapevole ed a rinvigorire la loro adesione al Vangelo». Oggi più che mai è necessario conoscere il cristianesimo, quando invece molti ne hanno solo una modesta infarinatura. Spendiamo a volte quasi tutta la vita per approfondire le nostre conoscenze in ambito professionale, o relativamente ai nostri hobby: non sarebbe drammaticamente più importante approfondire le questioni che riguardano la nostra vita eterna?
Al riguardo, il Papa raccomanda la lettura sia del Catechismo, in cui «emerge la ricchezza di insegnamento che la Chiesa ha accolto, custodito ed offerto nei suoi duemila anni di storia», sia dei testi del Vaticano II.
Oggi più che mai è inoltre necessario saper argomentare la verità di quanto dice la Rivelazione su Dio, l’anima, la Chiesa, sui temi etici, ecc. ed è necessario saper argomentare con ragionamenti che non presuppongano già la fede.
2. Bisogna inoltre «che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità»: cioè l’Anno della Fede dev’essere anche «occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità», perché «A che serve […] se uno dice di avere fede, ma non ha le opere?», dunque questo è imprescindibile per «la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta» (Gc 2,14-18).
3. Ancora, «la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici. Il cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privato», da tenere nell’intimo della coscienza, o tutt’al più in sacrestia: il sale cristiano deve insaporire la vita del mondo e la luce non deve essere tenuta sotto il moggio (Mt 5,13-16).
4. Bisogna partecipare alla vita della Chiesa, perché «La stessa professione della fede è un atto personale ed insieme comunitario» e nella Chiesa «ognuno riceve il Battesimo, segno efficace dell’ingresso nel popolo dei credenti per ottenere la salvezza», nonché gli altri sacramenti.
Per saperne di più…
Benedetto XVI, Lettera Apostolica Porta Fidei, 2012, www.vatican.va
Rino Fisichella, Presentazione dell’Anno della Fede, www.news.va/fr/news/74470 .
Dossier: UN “ANNO DELLA FEDE”
IL TIMONE N. 116 – ANNO XIV – Settembre/Ottobre 2012 – pag. 46
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl