Nella prassi delle nostre parrocchie, chi si occupa del servizio musicale, pur quando rispettoso di certi “canoni” liturgici, ha un momento di esaltante libertà nel c.d. canto finale.
Anche i più scrupolosi, infatti, si sentono autorizzati in quel punto della Messa a comportarsi più a briglia sciolta: si passa dall’organista serio che si diverte un po’ con Provesi o qualche trascrizione di Wagner, fino alla canzone di Vasco Rossi all’uscita del feretro nel funerale di qualche povero giovane morto tragicamente, passando attraverso sviamenti più &ldqu...