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Un mondo segreto
31 Gennaio 2014

Un mondo segreto

Esoterismo, occultismo, evocazione di angeli, magia, cabala, satanismo: la massoneria è terreno fertile per il loro sviluppo. Questo la rende pericolosissima dal punto di vista spirituale



La massoneria, in tutte le sue tendenze, è un’associazione spirituale e fraternale che ha come proprio metodo il relativismo. La visione del mondo che è insita nel relativismo (anche religioso) porta necessariamente ad una forma o ad un’altra di gnosi e questa, a sua volta, porta necessariamente, quasi ineluttabilmente, all’esoterismo. Al di là dei loro pronunciamenti ufficiali, le varie forme di massoneria, per loro natura, non possono che favorire l’esoterismo proprio perché esiste una tendenza naturale della gnosi a trasformarsi in esoterismo. Dal punto di vista storico, importanti forme di massoneria sono nate negli ambienti protestanti e delle sette giudaizzanti, dove il ruolo e la funzione mediatrice di Gesù Cristo, dei sacramenti e del Magistero cattolico veniva annullato a scapito di pratiche che dovevano favorire il contatto diretto con la divinità, e che si ispiravano spesso alla cabala ebraica, una forma di esoterismo che sta all’origine di molte forme moderne di occultismo e magia. Vediamo ora di comprendere quale rapporto esista fra l’esoterismo e la massoneria ricordando, anche per sommi capi, l’origine della massoneria.

Le corporazioni e la Massoneria

Un tempo chi voleva imparare un mestiere qualificato doveva entrare nelle corporazioni delle arti e dei mestieri (dette in vario modo: fraternità artigianali, collegia, scholae), associazioni esclusive, fraternità che avevano sviluppato riti e cerimoniali propri. Esse formavano le nuove leve di artigiani sia nell’aspetto materiale e professionale sia in quello spirituale. Pur essendo genuinamente cristiane, si ammantavano di mistero per proteggere quelli che ancora oggi vengono definiti i “segreti del mestiere”.
Quando tali associazioni persero di rilevanza, rimasero una specie di guscio vuoto. La formazione degli artigiani qualificati cominciò a passare attraverso altre vie ma il patrimonio di cerimonie, simboli e racconti leggendari fu conservato. Fu allora che esse, per non scomparire, cominciarono ad ammettere anche esterni, detti “accettati”: avvocati, medici, nobili, che aderivano a pagamento per entrare in contatto con ricchi simboli e cerimoniali. Si pensi al fascino esercitato dalle corporazioni dei costruttori di cattedrali e all’uso che si fece del simbolismo legato alla pietra e agli strumenti del mestiere (squadra, compasso, scalpello) per “lavorare” l’umanità grezza rappresentata, appunto, dalla pietra. Come si è detto, questo patrimonio all’origine era cristiano cattolico ma gli “accettati” iniziarono a rileggerlo secondo una nuova mentalità, deista e gnostica. I cerimoniali delle corporazioni furono reinterpretati come segreti iniziatici, paralleli a quelli della religione, che consentivano di sostituire la mediazione sacramentale con qualche forma di pratica in grado di portare salvezza e conoscenza laddove la religione tradizionale non poteva. Le leggende inventate della prima massoneria facevano riferimento al mondo greco, egizio, caldeo ed ebraico, alla loro magia e ai loro presunti portenti.

Rosacroce, Templari e altri
Per modellare la cultura esoterica degli ambienti massonici, particolare rilevanza ebbero due corpus di leggende formatesi nel corso del Cinquecento: quella relativa alla Fratellanza dei Rosacroce e quella relativa ai Templari e la loro presunta sopravvivenza segreta. Ad entrambi i gruppi furono attribuiti la custodia di segreti meravigliosi e proibiti che potevano fornire un’illuminazione salvifica all’adepto senza passare dai riti e dogmi della religione. Tali leggende davano ad intendere che la religione non dicesse tutto, che vi fossero segreti nascosti dal clero o ad essi ignoti, e che qualcuno avesse continuato a preservarli sotto il rischio di scomuniche e persecuzioni. Sin dalla sua origine la massoneria si presentò come una vera e propria chiesa occulta, alternativa alla Chiesa cattolica. Dalla fine del Settecento lo sviluppo della cosiddetta massoneria neotemplare portò molti ingenui ad abbracciare una visione misterica, “esoterica”, della vita e della storia. Possiamo aggiungere, anche, che tutto ciò nasceva dalla necessità di colmare la perdita di fede patita da certe frange di intellettuali ch’erano divenuti scettici e libertini.

Gli alti gradi
Occorre a questo punto ricordare che esistono due fondamentali tendenze della massoneria. La prima, “razionalista”, è rappresentata principalmente dal Grande Oriente e si propone di diffondere il metodo massonico del relativismo; in essa, l’interesse per l’esoterismo è scarso. Tuttavia, il razionalismo che la contraddistingue, e che presuppone l’esistenza di un principio chiamato Grande Architetto dell’Universo, spinge facilmente l’adepto verso forme di mediazione “tecniche”, non religiose, con il divino. Questa massoneria contempla una gerarchia in tre gradi: apprendista, compagno, maestro. Sono detti anche gradi “azzurri” e conferirebbero una sorta di battesimo spirituale, o iniziazione, all’adepto. I gradi azzurri sono comuni a tutte le altre massonerie.
La seconda tendenza, “spiritualista”, è caratterizzata dalla presenza di “alti gradi” (Rito Scozzese, Rito di York, Rito di Memphis Misraïm…) che insistono sull’esistenza di misteri sconosciuti ai profani in grado di far conseguire la conoscenza e la salvezza (in un sistema gnostico sono la stessa cosa). Questa tendenza si è modellata sulle leggende relative ai Rosacroce, ai Templari e altre tradizioni spirituali spesso di pura invenzione. Gli “alti gradi”, in sintesi, fanno riferimento a sistemi di simboli, immagini, narrazioni (i riti, appunto) che promettono ai maestri massoni ulteriori conoscenze rispetto a quelle comuni a tutti i massoni. Così, al segreto “iniziatico” che si presume insito alla massoneria e che consiste nelle intuizioni che l’adepto riceve nel lavoro di loggia (l’iniziazione, il metodo), si aggiungerebbero rivelazioni sul modo di operare sui “piani sottili”. Che tutto ciò sia insegnato anche in via separata e non ufficialmente in gruppi interni ritagliati dentro l’ufficialità delle logge, è cosa spesso detta e ripetuta dagli stessi massoni.

Cos’è l’esoterismo
Ma in cosa consiste l’esoterismo? In sintesi, con esoterismo si indicano tutte quelle pratiche e credenze, riservate a pochi eletti, che favorirebbero il contatto fra l’uomo e la divinità, intesa tanto in senso personale (cristiano) quanto impersonale e prescindendo comunque dalle religioni rivelate. Il significato della parola deriva dal greco e significa “interiore”, qualcosa che non può essere spiegato ricorrendo al normale ragionamento. La parola nacque a metà Ottocento, quando uno studioso (massone) dello gnosticismo coniò un vocabolo specifico per indicare le dottrine (e le pratiche) capaci di far conseguire una più perfetta intelligenza delle religioni. In teoria, i gradi azzurri conferiscono, come si è detto, un’iniziazione e questa è la base dalla quale viene operato il lavoro di sgrossamento sulla mente e sullo spirito dell’adepto. Le attività praticate nella gran parte delle logge massoniche (“lavoro di loggia”: riti, celebrazioni, conferenze) possono non avere nulla di “esoterico” propriamente detto, ma la situazione è complessa proprio perché la massoneria, nei secoli, si è articolata in tendenze molto diverse, che spesso incoraggiano pratiche di tipo esoterico giudicate superiori a quelle della religione rivelata. Si conoscono numerosi gruppi di massoni che si sono dedicati all’esoterismo e all’occultismo in ogni sua forma, sino alle più estreme, come la magia sessuale. Inoltre è molto frequente, nel mondo massonico, l’appartenenza contemporanea a più forme di massoneria.

Una vicinanza inevitabile
Nonostante le indicazioni ufficiali delle varie massonerie possano consigliare il contrario, la realtà è che i massoni sono sempre stati impegnati nella pratica dell’esoterismo, dell’occultismo (una sorta di sinonimo del precedente ma con senso peggiorativo), della teurgia (evocazione di angeli), della magia (influenza sulla natura materiale mediante operazioni e incantesimi) e della cabala, dottrina, questa, all’origine di molte forme di irrazionalismo moderno. Se infatti la massoneria trae molti dei suoi simboli dal cristianesimo, molti di più ne prende dalla cabala che l’ha pervasa e influenzata in tutti i suoi aspetti.
Bisogna dunque distinguere fra le attività istituzionali di loggia, spesso pompose, esteriori, apparentemente innocue – ma che già hanno un valore negativo per il cattolico – e la mentalità diffusa da esse. La massoneria è l’ambiente di sviluppo di tutto quanto attiene all’esoterismo moderno e ciò la rende assolutamente nociva dal punto di vista spirituale, come il Magistero ha puntualmente dichiarato. Inutile ricordare che, se esistono massonerie che formalmente sono rispettose della religione (come quelle di tradizione anglosassone che pure incoraggiano il relativismo religioso), in molte altre la religione, e in special modo il cattolicesimo, vengono irrisi con pratiche apertamente blasfeme. L’ostilità, la critica o l’odio per la Chiesa è uno degli elementi che accomuna tutte le tendenze massoniche. Il fatto che spesso tale odio sia definito “simbolico”, e che le dichiarazioni ufficiali parlino di rispetto, nulla toglie al fatto che tale ostilità si sia manifestata apertamente e sia connaturale al lavoro massonico.

In conclusione
A conclusione si può affermare che, al di là di doverose attenuazioni (non si possono considerare la norma quelle aberrazioni della massoneria che si avvicinano al satanismo), la massoneria in sé, per il modo con cui si propone, per i simboli che usa, per la pretesa di conferire iniziazioni che mutano l’essenza dell’iniziato (si dice che il massone lo è per la vita, così come il prete, perché ha ricevuto un’impronta spirituale indelebile) e per molti altri motivi storici, ideali, dottrinali, è, in sé, una forma di gnosi, veicolo di mentalità gnostica, madre di esoterismo. Essa è irrevocabilmente contraria agli insegnamenti del Vangelo e della Chiesa cattolica: quanto ai suoi segreti e “misteri” dev’essere guida, tra l’altro, anche Luca in questo celebre passo: «Ma non c’è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e quel che avete detto all’orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti» (Lc 12,2-3). Il segreto esoterico è inconciliabile al dettato evangelico e all’insegnamento cattolico.

Per saperne di più…

P. Paolo M. Siano, Introduzione allo studio del luciferismo massonico, in Fides catholica. Rivista di apologetica cattolica, n. 2 (2006), pp. 13-80.
Idem, Iniziazione, esoterismo e luciferismo nella Massoneria del Grande Oriente d’Italia (GOI), 1° parte, in Fides catholica. Rivista di apologetica cattolica, n. 1 (2007), pp. 15-82. Idem, Uno studio sull’incompatibilità tra Massoneria e Chiesa cattolica, in Fides catholica. Rivista di apologetica cattolica, n. 1 (2006), pp. 21-78.
Idem, Inferi e diavoli nella cultura gnostica ed esoterica, in Fides catholica. Rivista di apologetica cattolica, n. 2 (2008), pp. 469-504.
Mario Arturo Iannaccone, Il martirio della memoria, Sugarco, 2005

Dossier: MASSONERIA: INQUIETANTE PERICOLOSA REALTÀ

IL TIMONE  N. 105 – ANNO XIII – Luglio/Agosto 2011 – pag. 39 – 41

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