Il Timone n. 108 – anno 2011 –
«Nonostante la sua fede nel cieco caso, nascosta con espressioni come “evoluzione del più adatto” o “accumulazione di mutazioni”, quando un materialista pubblica il proprio libro, vendendolo poi in libreria, penserà invariabilmente che ci sia arrivato perché c’è qualcuno che l’ha stampato, assemblato, consegnato. Non crederà che da una tipografia siano uscite, perse insieme a tante altre, le sue pagine, e che poi siano arrivate, senza che nessuno lo abbia deciso, su uno qualsiasi dei tanti furgoni che percorrono le autostrade, fino al negozio, e per giunta rilegate. No: penserà c...