Con l’uccisione di Cristo e le persecuzioni agli apostoli, Gerusalemme va incontro alla sua rovina. La città aveva già perso, con Erode, la sua dinastia sacra, rompendo quella millenaria discendenza regale che la legava a Dio, e dando fine anche alla legittima successione dei sommi sacerdoti (cfr il Timone n. 99). Ora, rifiutando la luce della nuova alleanza, la popolazione perdeva ogni punto di riferimento esistenziale, iniziando così un drammatico periodo di tenebra e di disgrazia.
Eusebio, storico e vescovo di Cesarea, così scrive: «Al tempo dell’imperatore Claudio, nel giorno della festa di Pasqua, a Gerusalemme scoppiò una rivolta ed un disordine...