C’è una bella differenza fra il mettere una maschera alla morte e il toglierla. Francesco d’Assisi scelse di toglierla, chiamandola “sorella morte”, e suggerendo così che dietro il suo volto tenebroso ce n’era uno splendido e luminoso, fatto di resurrezione. Altri, invece, quel volto vogliono coprirlo con una maschera chiamata eutanasia: eu-thanatos vuol dire appunto “buona morte”, come se si potesse imporre alla tragedia della morte un sorriso forzato, una maschera tranquillizzante che, applicata sul moribondo, tiene lontano il dolore, e soprattutto la nostra capacità di esporci ad esso. Ci domandiamo: perché una maschera così desiderabile non ...