Marcello Pera, Presidente emerito del Senato, non è un credente. Ammira il Cristianesimo, stima Papa Benedetto XVI, apprezza la storia della Chiesa e la fede che genera cultura e civiltà.
Ma tutto ciò non gli basta per spalancare mente e cuore a Cristo e farsi cristiano a pieno titolo.
È per questo che nel suo magistrale articolo pubblicato il 17 marzo scorso sul Corriere della Sera, nel quale riflette da par suo sul tentativo di infangare il Santo Padre coinvolgendolo nella vicenda dei preti pedofili, manca qualcosa. La più importante.
Andiamo con ordine.
Pera riconosce che è in corso una guerra «che ha come bersaglio il Papa». Scatenata brutalmente dal laicismo, mira a esiti devastanti: minare la C...