Quando un cattolico famoso (o almeno che si è esposto come tale) crolla sotto il peso delle sue debolezze umane una gioia segreta e maligna invade molti, anche tra quelli che dovrebbero essere ideologicamente contigui. Lo si è visto in occasione della notizia, uscita nell'aprile scorso, della domanda di divorzio inoltrata dalla moglie di Mel Gibson. Non ho letto i commenti sulle testate di sinistra, perché mi bastava una modesta dose di fantasia per immaginarli. Ho letto a destra e ho trovato, sia pure a denti stretti, una malcelata soddisfazione. Eccolo lì, qu...