Ho bisogno del vostro aiuto. Della vostra, fraterna, cristiana, spirituale solidarietà. Purtroppo per me, ho avuto occasione di sperimentare, ancora una volta, l’abissale distanza che intercorre tra lo stato malaticcio della mia anima e quello di salute del quale la medesima dovrebbe godere per sperare nel paradiso. E sì che cerco di impegnarmi, giorno dopo giorno, ma si vede che non basta.
Ne ho avuto conferma alcune settimane fa, partecipando alla giornata di preghiera e digiuno indetta dalla Conferenza Episcopale Italiana per i cristiani perseguitati nello Stato indiano dell’Orissa.
L’a...