Per qualche tempo ho tenuto, su un mensile, una rubrica: «I miei libri». «Miei» non nel senso di averli scritti, bensì di averli letti e riletti, fino a diventare parte della mia vita. Se non avessi interrotto quella rubrica, vi avrei di certo aggiunto una puntata dedicata agli Escolios (note, cioè, scritte ai margini) a un texto implicito di quell’enigmatico out-sider della cultura, ma anche della fede, che fu il colombiano Nicolas Gomez Davila. Enigmatico perchè – ricco, coltissimo, solitario e schivo, sepolto nella biblioteca della sua bel...