Una nuova lingua si aggira in Europa e nel mondo. È “politicamente corretta”, non sopporta alcuna diversità e vuole eliminare l’ultima differenza ancora esistente, quella fra l’uomo e la donna.
Una neolingua s’avanza. E, magari anche a causa della leggerezza di qualche telecronista, si crea un clima di terribile censura. Di certo la pressione del “politicamente corretto” non si è avvertita la prima volta all’inizio di aprile, quando Don Imus, commentatore radiofoni...