La Cina comunista ruba anche in chiesa
Roma (AsiaNews) – In Cina, contro la religione non c’è solo la persecuzione ideologica dell’ateismo.
Ve n’è anche una economica: molte proprietà della Chiesa cattolica subiscono confische, vendite e abusi da parte dell’Ufficio affari religiosi e dell’Associazione Patriottica. Sotto il manto del controllo comunista, i dirigenti locali intascano i proventi per affari che coinvolgono beni del valore di 130 miliardi di yuan (circa 13 miliardi di euro).
La Chiesa riceve solo qualche briciola, ma vorrebbe rientrare in possesso dei suoi beni, ...