All’alba del 18 aprile del 1947, nel cortile del tribunale di Bratislava, un uomo sulla sessantina, dalla corporatura massiccia, accompagnato da un frate cappuccino, saliva i pochi gradini di un patibolo, sul quale incombeva una forca.
Stando al comunicato delle agenzie di stampa, «solo sette minuti dopo il momento in cui la botola gli si è aperta sotto i piedi, l’espressione del condannato si è lentamente trasformata in un orribile rictus, mentre dalle sue mani cadeva la corona di un rosario c...