È il canto proprio della liturgia romana, ma non gode di buona salute. Anche nei monasteri e nelle cattedrali è dimenticato. Un patrimonio di cinquemila canti messo al bando, soprattutto nei paesi latini. Per sostituirlo, a volte, con cantilene melense indegne della Messa.
Intervista a Monsignor Valentino Miserachs Grau.