Come ogni anno, l’editoriale del mese di dicembre non sarà opera mia. La lettera che Vi ho indirizzato, con la quale Vi porgo gli auguri, Vi ringrazio e Vi metto al corrente dell’andamento della nostra (e soprattutto vostra) rivista, mi offre uno spazio più che suf?ciente. La troverete appena dopo questa pagina. Questa volta mi sento felicemente obbligato a cedere la penna al grande ponte?ce Giovanni Paolo II, scomparso quest’anno. Ho faticato a districarmi tra le innumerevoli pagine del suo magistero che potevo proporre alla vostra ri?essione. Tante, ricchissime, profonde. Alla ?ne, ho scelto qualche perla tratta dal suo ultimo libro, dal titolo signi?cativo: Memoria e id...