Ormai da molto tempo, Enzo Biagi costituisce un problema imbarazzante per gli editori e i direttori di giornali. In effetti, l’uomo va per gli 86 anni, ma non ha alcuna intenzione di fermarsi: al contrario, moltiplica le rubriche e gli interventi, così che ogni settimana molte testate – e tra le più eterogenee – pubblicano le sue cose. Cose che, però, sono sempre le stesse, quasi che ormai, da lui, lavorasse soltanto la fotocopiatrice per riciclare, per l’ennesima volta, i piccoli aneddoti (tra l’altro, spesso apocrifi o attributi malamente), gli incontri, i ricor...