Il Timone n. 45 – anno 2005 –
«Accettare la sofferenza come una lezione e un invito di Dio è sempre e solo questione di fede. (…) Bisogna vederla così la nostra malattia, sentirlo così il nostro dolore: una visita, una visita misteriosa e amorosa del Signore. Lui che batte alla nostra porta, al nostro cuore, per un colloquio molto intimo e personale. Lui che conosce perfettamente il nostro indirizzo di casa, gli attivi e i passivi dei nostri bilanci e sa, meglio di noi, il sistema più sicuro per risanarli! Una visita che si conclude sempre, da parte nostra, con un arricchimento o una perdita, secondo l’accoglienza che le abbiamo fatta. Nessuna prova,...