Il sesto comandamento ci viene presentato in una duplice formula: “Non commettere adulterio” e “Non commettere atti impuri”. La prima è la versione biblica (Es 20,14; Dt 5,18) e la seconda è la versione catechistica. Perché questo cambiamento? Può la Chiesa modificare il testo di un comandamento divino? Potremmo rispondere: sì, se Gesù stesso nella sostanza lo ha modificato. Nel vangelo di Matteo si legge: “Avete udito che fu detto: non commettere adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Mt 5,27-28).
In realtà Gesù non modifica per nulla...