Fu uno degli episodi più “celebrati” della Resistenza partigiana.
Un “atto di guerra” che nasconde un oscuro “regolamento di conti” fra comunisti.
Il ruolo di Giorgio Amendola.
A Roma, alle ore 15 e 52 del 23 marzo 1944 passarono cantando puntualmente come ogni giorno “Hupf meine Model, Salta ragazza mia” i riservisti altoatesini del Battaglione Bozen, aggregato al Polizei Regiment della Wehrmacht. Trentatre di essi vennero fatti letteralmente a pezzi da un’esplosione dinamitarda. Fra i morti, una salma a lungo nascosta, quella di un bambino di 13 anni, tagliato in due dal...