Perché Cristo ha sofferto ed è morto in croce per noi? Per una malsana forma di esibizionismo o di autolesionismo, oppure per fatalità?
Non poteva forse agire diversamente? In fondo, qualcuno (leggi: i capi del popolo, il cattivo ladrone) aveva buttato lì l’idea: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso» (Lc 23,39).
La risposta data da san Paolo ricorda che “Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture” (1 Cor 15,3), compiendo in particolare la profezia del Servo sofferente di cui parla il profeta Isaia (42-53).
È quanto emerge anche dalle parole ispirate dallo Spirito Santo a s. Caterina da Siena: «Per questo, Io, altezza infinita, mi unii con la bassez...