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14.12.2024

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Hanno scritto… hanno detto…
31 Gennaio 2014

Hanno scritto… hanno detto…

 

Il Timone n. 25 – anno 2003 –


 

“L’lslam non dice e non dirà mai agli uomini: siate perfetti come lo è il Padre vostro che è nei cieli, cioè perfetti in tutto. Esso richiede soltanto, oltre alla sottomissione a Dio, l’osservanza di quei limiti esteriori che sono stabiliti dai comandamenti divini. Se non c’è un ideale di perfezione che l’uomo e l’umanità devono realizzare nella loro vita, anche con le loro forze, se non vi è alcun compito preciso o un fine da raggiungere, è evidente che non può esserci un movimento in avanti. È questo il motivo per cui l’idea di progresso è estranea ai popoli musulmani. Il mondo dell’lslam non ha dato all’umanità delle guide di perfezione”.
(Severino Bortolan, Cristianità e Islam, una secolare contrapposizione?, Edizioni Kolbe, Seriate (BG) 2003, pp. 220-221).
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“Al ritorno dalla Sardegna, nella primavera del 1915, [Padre Felice Prinetti] si incontrò a Roma con il Padre Pechenino, suo carissimo confratello e discepolo: facendo due passi per l’Urbe, visitarono anche “l’altare della Patria” col suo monumento a Vittorio Emanuele II. Padre Prinetti, indicando il bronzeo sovrano a cavallo, disse: “Vedi? A parte il giudizio personale su quello lì, questo monumento è una vittoria della massoneria. Casa Savoia ha il gran torto di essersi troppo prestata alle mene della setta. Verrà il giorno che questa colpa la sconterà”. Si fermò, facendosi triste, poi scosse il capo, guardando lontano: “Tu lo vedrai il giudizio di Dio. Ah! Casa Savoia… La sconterà questa colpa, la sconterà!”. Noi che conosciamo il seguito della storia, sappiamo che la profezia, già pronunciata da don Bosco, si è avverata alla lettera. In 2000 anni, tutti quelli che hanno alzato la mano contro Gesù Cristo e il suo Vicario, contro la Chiesa, l’hanno scontata, come diceva il P. Prinetti: re, imperatori, potenti e sapienti di tutte le risme, sono stati spazzati via, mentre la Chiesa Cattolica è ancora al suo posto, più luminosa che mai”.
(Paolo Risso, Felice Prinetti contro corrente per Gesù Cristo, Figlie di San Giuseppe, Oristano 2003, p. 80).

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“Per riconoscere l’Anticristo nella sua vera natura, l’elemento decisivo è il suo rapporto con la persona dell’Uomo-Dio crocifisso e risorto. Su tutti gli argomenti egli può parlare quasi come un autentico discepolo del Signore, anzi come il Signore stesso di cui assumerà le sembianze e il linguaggio; ma a proposito dell’evento salvifico dell’incarnazione e della redenzione non gli èconsentito di assimilarsi. Si sa che il cristianesimo non è primariamente un sistema di idee, è un fatto: può dirsi cristiano senza ambiguità non chi condivide in qualche misura e per qualche aspetto la dottrina evangelica, ma chi accoglie il fatto cristiano. Finché si discorre di concetti e di “valori”, l’astuzia demoniaca può sempre avere buon gioco, ma davanti all’avvenimento non ci si può travestire” .
(Card. Giacomo Biffi, Attenti all’Anticristo, L’ammonimento profetico di V. S. Solovev, Piemme, Casale Mon.to 1991, p. 9).

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“Mai come in questo viaggio ho toccato con mano il valore missionario della preghiera e dei monasteri di clausura, che richiamano a tutti questa grande verità: senza la preghiera, nulla può nascere di buono nella Chiesa e nel mondo! I missionari dicono che, in genere, il popolo è cordiale ben disposto, ma ha sorbito l’ondata di anti-occidentalismo e anticristianesimo predicato nelle scuole coraniche e nelle moschee, per influsso di predicatori venuti dai’ Paesi del petrolio”‘.
(Piero Gheddo, Con i saveriani in Indonesia, in Mondo e Missione, n. 3, marzo 2003, p. 85).

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“Con la venuta di Gesù Cristo salvatore, Dio ha voluto che la Chiesa da lui fondata fosse lo strumento per la salvezza di tutta l’umanità. Questa veritàdi fede niente toglie al fatto che la Chiesa consideri le religioni del mondo con sincero rispetto, ma nel contempo esclude radicalmente quella mentalità indifferentista improntata a un relativismo religioso che porta a ritenere che una religione vale l’altra. Se è vero che i seguaci delle altre religioni possono ricevere la grazia divina, è pure certo che oggettivamente si trovano in una situazione gravemente deficitaria se paragonata a quella di coloro che, nella Chiesa,
hanno la pienezza dei mezzi salvifici” .
(Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dominus lesus, n. 22).

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“Non si dimentichi, tra l’altro, che, nel loro rifiuto della presenza mariana, i protestanti sono isolati. Gli altri due grandi. “blocchi” cristiani, cattolici e ortodossi, rivaleggiano in devozione verso la “Madre di Dio”. Strano ecumenismo quello attuale di certi cattolici che, per compiacere le ormai esauste comunità nate dalla Riforma, si allontana dalle Chiese ortodosse. Come dimostra la storia, quando Gesù è staccato dalla Madre la fede perde la sua concretezza e diventa una dottrina, una gnosi, una ideologia, una morale pronta – tra l’altro – a modificarsi con il variare delle mode del ‘mondo”‘.
(Vittorio Messori – Rino Cammilleri, Gli occhi di Maria. Roma 1796: un’impressionante ondata di prodigi nell’Italia invasa da Napoleone, Rizzoli, Milano 2001, p. 241).

 

 

 


IL TIMONE N. 25 – ANNO V – Marzo/Aprile 2003 – pag. 30

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