Dopo la fiammata romantica dell’800 ed ermetica nel ‘900, la poesia vive da mezzo secolo una stagione di impopolarità: parla una lingua che poco comunica ad altri del senso poetico. L’itinerario discensionale della poesia europea è quasi tutto nelle liriche del tedesco Friedrich Hölderlin (1770-1843) sulle quali Romano Guardini si fermò (in Hölderlin, Morcelliana 1995,2 voll.) ad analizzarne la titanica ispirazione: il presentimento del destino imminente alla cultura occidentale che più non riconosca Dio come presenza vicina.
Guardini scandaglia angoli cari o remoti, la natura, il presentimento del sacro, con mano rispettosa: offre il ritratto ideale degli uomini contemporanei per i quali “gli dèi sono fuggiti...