Il Timone n. 24 – anno 2003 –
“Aristotele ha notato che fra la Divinità e l’uomo ci potrebbe essere amicizia solo se Essa mettesse un piano comune (nell’Etica Nicomachea); ora c’è: è la partecipazione alla vita divina, cioè la Grazia, che ci rende graditi. Altri, sul piano puramente naturale, sottolineano altre verità (Socrate, per es., la coscienza morale, Aristotele anche la virtù come agire ragionevolmente, gli orientali la “virtù di religione”, l’ascesi, ecc.): nessuno poteva però pensare che […] annunziato centinaia di anni prima in modi apparentemente contraddit...