Questa “buona battaglia” deve farci guadagnare il Cielo.
Non mi stancherò di ringraziarvi, cari lettori. L’invito a scambiarci un regalo, lanciato dalle pagine del numero natalizio, ha suscitato una risposta generosa. È vero: non è ancora arrivato il “regalone”, ma sono giunte offerte consistenti che mi lasciano ben sperare per questo nuovo anno. Grazie di cuore. Come promesso, ogni venerdì di questo 2002, un sacerdote celebrerà la Santa Messa per ciascuno di Voi. È questo il nostro modo di volerci bene e aiutarci reciprocamente.
All’inizio dell’anno mi pare opportuno richiamare alla mente alcune idee forza, che guidano “il Timone”.
La nostra – dico “nostra” perché metto nel conto anche Voi – è una pubblicazione schierata: è una rivista cattolica, che si mette al servizio della Chiesa e del Santo Padre per contribuire all’opera di Nuova Evangelizzazione. Lo facciamo svolgendo il duplice compito di presentare le ragioni per credere e difenderle dalle contestazioni. Che è giusto il compito di una moderna apologetica. Tra le ragioni che ci muovono, ne ricordo due. La prima è la libera decisione di obbedire ad un comando del Signore, il Quale vuole che tutto il mondo sia battezzato ed abbracci la fede cattolica (Mt 28, 16-20). E se lo vuole Lui, che è Dio, e che amandoci opera per il nostro bene, questo basta per obbedirGli.
La seconda è dettata dall’amore verso il prossimo. Amore cristiano, però, come lo intende il Vangelo, non il mondo, che confonde l’amore con sviolinate mielose e sentimentalismi poco virili.
In una prospettiva cristiana, l’amore al prossimo implica che si desideri per lui quanto di meglio possa accadergli. Ora, la fede insegna che la prima e più importante (non unica, è chiaro) preoccupazione per il prossimo di cui dobbiamo farci carico è che anch’egli conosca e abbracci la fede cattolica, questo offrendogli una possibilità concreta di percorrere la via ordinaria per guadagnarsi il Cielo.
È, la nostra, una preoccupazione fuori moda, purtroppo anche in qualche ambiente di casa cattolica, etichettata secondo certi schemi come “preconciliare”. Sarà. Tuttavia a noi preme guadagnare il Paradiso ed evitare l’Inferno, non stare al passo con i tempi.
Dunque: amore a Dio e al prossimo ci spingono ad operare per una Nuova Evangelizzazione, per la conquista (letterale!) di anime alla causa del Vangelo e della Chiesa. E “il Timone”, presentando le ragioni per credere, promuovendo e difendendo la cultura che nasce dalla fede, si fa strumento, certo modesto, di evangelizzazione. Voi lettori apprezzate la nostra fatica. Abbiamo chiuso l’anno 2001 a quota 5.200 abbonati, con un incremento, rispetto all’anno precedente, di ben 2.263 nuovi arrivi. In verità, questi sono stati ben di più, ma calcoliamo il dato “al netto”, cioè dopo avere cancellato dagli elenchi, non senza dispiacere, chi non ha inteso rinnovare.
Ci aspettano altri traguardi e stiamo studiando nuovi progetti. Abbiamo in mente di editare un “Timone per i piccoli” (v. p. 68). Non ci manca la fiducia, perché contiamo sul Vostro sostegno in preghiere e in offerte, ma soprattutto perché siamo certi che, se “Il Timone” conserva la rotta. Dio non ci farà mancare il suo aiuto.
Abbiamo un mezzo invincibile per ottenerlo: l’intercessione di Sua Madre, alla quale affidiamo questo nostro/vostro apostolato a mezzo stampa. Ci affidiamo alla Vostra benevola comprensione, che Vi chiediamo di esercitare fin da ora, perché siamo stati costretti ad operare un leggero ritocco alla quota di abbonamento, salita a 20 Euro. Ma ho imparato a conoscervi e non dubito che ci accompagnerete in questa “buona battaglia”, che alla fine deve farci guadagnare il Cielo. Obbedendo, con gioia, a Dio.
IL TIMONE N. 17 – ANNO IV – Gennaio/Febbraio 2002 – pag. 3