Il Timone n. 16 – anno 2001 –
PROVOCAZIONI
MONS. GIROLAMO GRILLO, Controevangelio (Parole scomode e provocanti), Editrice Azzurra, Civitavecchia 2000, pp. 166, L 22.000.
Monsignor Grillo, Vescovo di Civitavecchia, è balzato agli onori della cronaca per il difficile ruolo che ha dovuto sostenere nel noto “caso” della statua della Madonna che lacrimava. Lontano dai riflettori, dedica questi brevi spunti di riflessione – poco più di una paginetta ciascuno – ai più svariati temi di attualità, ecclesiologia e vita cristiana, cercando di mettersi sia nei panni di un ipotetico “uomo del controevangelio” (che vuole interpretare a proprio piacimento ogni parola della Scrittura, fino a stravolgerne il significato autentico), sia in quelli dell’uomo di fede, che si trova a dover replicare a tale subdolo attacco. Sono, come si diceva, spunti brevi: ma non per questo meno incisivi, e anzi particolarmente penetranti e utili a chi vi si accosti con il dovuto spirito. Una lettura apparentemente “leggera”, ma che può lasciare una traccia importante e fornire riflessioni interessanti anche al lettore privo di una preparazione teologica approfondita.
APOLOGETICA
RINO CAMMILLERI, Il Kattolico, Piemme, Casale Monferrato, pp. 225, L 25.000.
È sempre divertente leggere Rino Cammilleri, e i lettori del Timone ben lo sanno. Sarà per loro particolarmente piacevole, quindi, sapere che gli articoli che da otto anni scrive per varie riviste, e da ultimo proprio per la nostra, sono stati da lui stesso raccolti in un simpatico libretto di facile e affascinante lettura. I temi sono i soliti, cari all’Autore: vizi e virtù di certo mondo laicista e di una cospicua parte del mondo cattolico, il tutto attraverso le lenti di un Kattolico, come sarebbe stato definito qualche tempo fa, ossia di un cattolico che non fa sconti e non ne lascia passare una a nessuno (a partire da sé stesso). Ma la vis polemica di Cammilleri (che ogni tanto può portarlo a qualche veniale imprecisione, dovuta soprattutto al fatto che certi articoli andavano scritti “a tamburo battente”, per reagire in tempo a qualche più o meno autorevole “sparata”, e al fatto che nel raccoglierli l’Autore non ha voluto rimaneggiarli, per lasciare loro lo spirito e il tono di quando erano stati pubblicati per la prima volta) ha un pregio preminente: l’apertura a trecentosessanta gradi al mondo contemporaneo – da vagliare attentamente ma da non rigettare aprioristicamente – e quindi l’assenza di pregiudizi. Caratteristiche che consentono all’Autore di apprezzare quanto di buono c’è intorno a lui, di valutare tutto e di dare il proprio giudizio, sereno ma senza reticenze, su quanto non lo convince o si dimostra più o meno apertamente erroneo o falso. Il lettore talvolta potrà non essere d’accordo, e un polemista questo lo mette in conto fin dall’inizio, ma sempre sarà stimolato alla riflessione e imparerà a guardarsi intorno senza complessi e, soprattutto, con il sorriso sulle labbra.
STORIA
ANDREA TORNIELLI, Pio XII, il Papa degli Ebrei,
Piemme, Casale Monferrato 2001, pp. 400, L 38.000.
Il vantaggio di essere l’ultimo (per il momento) a scrivere di un dato argomento consiste nella possibilità di consultare, verificare, confermare ed eventualmente confutare quanto precedentemente pubblicato sul tema. Occasione che Andrea Tornielli, giovane e brillante vaticanista del Giornale, non si è certamente lasciato sfuggire, scrivendo uno dei più interessanti libri sul rapporto tra Pio XII e gli Ebrei, che non lascia da parte alcun documento (e anzi ne presenta di inediti o poco noti) per rispondere ad alcune domande, che pone al termine del libro: “Doveva Pio XII denunciare pubblicamente, apertamente e duramente l’assatanato Fuhrer di Berlino, rischiando di provocare rappresaglie più dure? Doveva assumersi la responsabilità di causare indirettamente nuovi e ancora più tragici lutti? Ha fatto bene o male a comportarsi nel modo in cui sì è comportato? Le centinaia di Ebrei cui è stata risparmiata la vita grazie all’interessamento e all’intervento della Santa Sede si sarebbero salvati lo stesso se il Papa, come gli chiedevano con insistenza gli Alleati, avesse pronunciato la plateale condanna?”. Il lettore che arriva, scevro da pregiudizi, alla fine del volume (lungo ma assai scorrevole, che riunisce in sé i pregi della ricerca storica e un agile stile giornalistico) avrà certamente gli strumenti per dare da sé una risposta convincente.
GLOBALIZZAZIONE
PIERO GHEDDO e ROBERTO BERETTA, Davide e Golia. I cattolici e la sfida della globalizzazione. San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, pp. 240, L 26.000.
Dicono le statistiche che in luglio, alla famosa contestazione “no global” contro il vertice dei G8 a Genova, i cattolici fossero almeno la metà delle cosiddette “tute bianche”. Infatti, nonostante il Papa abbia più volte chiarito che la globalizzazione – in sé – non è né male né bene, dipende da come viene applicata, bisogna prendere atto che fra i cristiani italiani (sacerdoti e missio-nari compresi) il giudizio sul complesso fenomeno è di condanna assoluta e senza appello. Il “global” è anzi considerato la massima disgrazia per i poveri e persino dipinto come la Bestia dell’Apocalisse, alla quale bisogna opporsi con tutte le forze. In questo libro invece il noto missionario padre Piero Gheddo, interrogato dal giornalista Roberto Beretta, si assume il compito di guardare con realismo l’altra faccia della medaglia e di spiegare con dati e cifre, nonché alla luce della dottrina sociale della Chiesa, perché la mondializzazione dei mercati potrebbe addirittura (se ben governata) diventare una chance di sviluppo per i Paesi del terzo mondo, oltre che una possibilità eccezionale per la missione della Chiesa. Un testo davvero controcorrente rispetto alle ideologie terzomondiste, per guardare il futuro con più fiducia.
SAGGISTICA
ALESSANDRO GNOCCHI – MARIO PALMARO, Ipotesi su Pinocchio, Ancora, Milano 2001, pp.160, L 27.000.
Dopo due fortunati volumi su Guareschi, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro spostano l’attenzione su Pinocchio, mantenendo tuttavia il medesimo schema: brani del romanzo, accostati a brevi passi del Vangelo e commentati. Come doverosamente precisato anche nell’introduzione, in realtà non si tratta tanto di rendere “cattolico” un autore che non lo era, quanto di dimostrare che anche una fiaba scritta da un anticlericale come Collodi può dire molto sull’uomo e su Dio. Solo perché è sincera, “più di molti trattati di teologia” (come si divertono a precisare, con una punta di polemica, i curatori). È l’eterno linguaggio dell’arte, capace di trasmettere in modi impensati messaggi di profondità insospettata.
TEOLOGIA
MANUALI
Le Edizioni Ares stanno pubblicando alcuni libretti che, per il taglio della trattazione, sembrano particolarmente interessanti per i lettori ed estimatori del Timone. Rientrano in una nuova collana, Manuali teologici di base, che si propone di spiegare le questioni fondamentali della scienza teologica con un linguaggio semplice, alla portata di tutti, garantendo una divulgazione di qualità, rigorosa e insieme accessibile, per una conoscenza più profonda della fede cattolica. Gli autori sono tutti sacerdoti, studiosi e docenti di livello universitario che dimostrano, tuttavia, particolare capacità nel sintetizzare e rendere accessibili anche i concetti teologici e filosofici più complessi. La trattazione rinvia ovviamente sia al Catechismo della Chiesa Cattolica (di sicuro il testo più citato), sia ai documenti del Magistero, sia infine ai più noti Padri della Chiesa. Di seguito proponiamo la sintesi dei volumi già editi (la collana comprenderà, inoltre, Introduzione alla teologia, Sacra Scrittura, Teologia fondamentale, Dio Uno e Trino, Cristologia, Dio Creatore, Soteriologia, I Sacramenti, Dottrina Sodale della Chiesa, Mariologia, Morale fondamentale, Morale Speciale, Storia della Chiesa, Diritto Canonico).
JOSE’ RAMON PEREZ ANANGUENA, La Chiesa (Introduzione all’Escatologia], Ares, Milano 2001, pp. 152, L 20.000.
Il volume spiega che cos’è la Chiesa: non una sorta di Organizzazione Non Governativa internazionale per servizi religiosi e assistenziali, ma un mistero che ha il suo Elamento in Dio, la sua spiegazione in Cristo e la sua vita nella storia degli uomini.
JOSEMARIA MONFORTE, Conoscere la Bibbia [Introduzione alla Sacra Scrittura], Ares, Milano 2001, pp. 184, l. 24.000.
La Bibbia è il libro in cui Dio si rivela all’uomo e gli mostra la via della salvezza. Per conoscere Dio occorre dunque conoscere la Bibbia. Questo volume ne approfondisce lo studio a partire da cinque nozioni basilari: rivelazione, storia, letteratura, salvezza e Chiesa.
JUAN FRANCISCO POZO, La vita della Grazia (Introduzione all’antropologia teologica], Ares, Milano 2001, pp. 112, L 20.000.
Traendo spunto dalla parabola del Figliol prodigo (o, come ama chiamarla il papa, “del Padre misericordioso”), il volume addita la via che conduce alla casa del Padre, che passa attraverso la vita della grazia. Un dinamismo, quello della grazia, che richiede la conversione del cuore come atto necessario nell’adesione al bene, e che sprona in seguito nel progredire nell’unione sempre più intima con Cristo. In questo consiste la santità: tutti gli uomini vi sono chiamati pur attraverso le circostanze personali e irripetibili di ciascuno e i molti ostacoli e difficoltà in cui s’imbattono lungo il cammino.
JUSTO LUIS SANCHEZ – JORGE MULINERÒ, I novissimi (Introduzione all’Escatologia], Ares, Milano 2001, pp. 200, L 24.000.
A partire dalla nozione di escatologia universale e individuale, queste pagine illustrano tutte le tematiche connesse alle “cose ultime”: la Parusia, la risurrezione dei morti, la teologia della morte e il giudizio, il paradiso, l’inferno, il purgatorio.
TIMONE N. 16 – ANNO III – Novembre/Dicembre 2001 – pag. 60 – 61