30 i missionari uccisi durante l’anno 2000 (v. Tab A), che portano ad un totale di 603 vittime nell’ultimo decennio 1990-2000.
Sacerdoti, seminaristi, religiosi, laici consacrati. Molti di loro sono stati uccisi prima o dopo la Messa e con la loro morte attestano, proprio come i primi cristiani, che dopo due millenni vi è ancora chi dona la propria vita per diffondere il Vangelo ed il messaggio cristiano. Ovviamente il numero è sempre arrotondato per difetto, poiché si riferisce ai casi accertati e di cui si è avuta notizia. La tabella B evidenzia come il numero dei martiri missionari sia sensibilmente aumentato rispetto al decennio precedente, anche se dobbiamo specificare che parte di questo incremento è dovuto al genocidio del 1994 avvenuto nel Ruanda ed al conteggio che nell’ultimo decennio include anche tutto il personale ecclesiastico e non solo i missionari “ad gentes” in senso letterale (v. Tab C). 165 mila i martiri cristiani del 2000 (cattolici, ortodossi, protestanti, evangelici).
Questa dovrebbe essere la cifra spaventosa delle vittime innocenti, secondo una stima di fonte protestante. Vi sono compresi migliaia di morti nelle Molucche ed innumerevoli cristiani anonimi dei quali non si sa più nulla, imprigionati nei paesi dal clima politico più rovente ed ostile, come il Sudan, il Ruanda ed anche la Cina comunista. L’anno 2000 corona così un secolo di persecuzioni efferate nei confronti del cristianesimo (Fonte Fides).
IL TIMONE N. 12 – ANNO III – Marzo/Aprile 2001 – pag. 8