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15.12.2024

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Le lezioni di Fatima
31 Gennaio 2014

Le lezioni di Fatima

Riportiamo il testo, opportunamente adattato, della conversazione che Gianpaolo Barra, direttore de “il Timone”, ha tenuto a Radio Maria, giovedì 6 maggio, durante la “Serata Sacerdotale” condotta da don Tino Rolfi. Conserviamo lo stile colloquiale e la divisione in paragrafi numerati, utilizzata per i suoi appunti dall’autore

1. Questa conversazione vuole essere prima di tutto un omaggio – che mi permetto di fare anche a nome degli amici radioascoltatori – a Maria, alla Vergine Madre di Dio, alla nostra Madre che è nel Cielo. Mi pare un omaggio doveroso, anche perché siamo nel mese di maggio, mese che la Chiesa dedica a Maria.
2. Il titolo di questa conversazione può essere formulato in questo modo: “le lezioni di Fatima”.
3. Intendo offrire in primo luogo una sintesi degli avvenimenti accaduti a Fatima nel 1917, ma anche qualche considerazione, qualche lezione che ci giunge da Fatima, qualche insegnamento utile per andare in Paradiso.
4. Si tratta di una lezione il cui contenuto è oggi più che mai fuori moda, e quando dico fuori moda non penso solo alla moda del mondo, se per mondo si intende tutto ciò che sta fuori dal sacro, dalla Chiesa; penso anche a un certo tipo di Cristianesimo moderno.
5. Veniamo subito ai fatti. All’inizio del nostro secolo, Fatima è un piccolo villaggio – oggi conta 6.000 abitanti – del comune di Villa Nuova D’Ourèm, circondato da piccoli agglomerati di case.
6. Uno di questi agglomerati è Aljustrel, dove nascono e vivono i tre protagonisti – oltre alla Vergine Santissima, ovviamente – dei fatti che noi stiamo esaminando:
• Lucia Di Gesù dos Santos, che all’ epoca delle apparizioni, nel 1917, ha dieci anni;
• Francisco Marto, cugino di Lucia, nove anni;
• Giacina Marto, sorella di Francisco, sette anni.
7. Provengono da famiglie religiose, con molti figli, sono pastori. La vita di questi bambini è tutta vissuta al pascolo, portando le poche pecore delle famiglie nei dintorni a pascolare: si esce al mattino, a mezzogiorno, dopo la preghiera, si fa un po’ di colazione portata nel sacchetto e si torna al tramonto. Questa era la giornata tipo dei tre pastorelli.
8. Mi limito solo ad una sintesi estrema delle apparizioni. Cominciamo dall’anno 1916, quando per tre volte, in primavera, in estate e nell’ ottobre, ai tre bambini appare una figura che loro descrivono come “un giovane trasparente e più sfavillante del cristallo colpito dai raggi del sole”. “Ammutolimmo per lo stupore”, ricorderà Lucia nelle sue memorie.
9. Questo “giovane” si presenta come l’Angelo della pace, come l’Angelo del Portogallo e sarà lui ad insegnare quella preghiera che recitiamo ancora oggi, tra una decina e l’altra del Rosario: “Mio Dio, io credo, adoro, spero in Voi e Vi amo. Chiedo perdono per quelli che non credono, non Vi adorano, non sperano, non Vi amano”.
10. L’Angelo si preoccupa di dire ai bambini che le loro preghiere sono ascoltate in Cielo: “I cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche” e su questo dato farò qualche considerazione.
11. L’Angelo, nella seconda delle tre apparizioni, riprende i bambini che stavano riposando dopo pranzo, a causa del caldo eccessivo dell’estate: “Che cosa state facendo? Pregate! Pregate tanto! I cuori di Gesù e di Maria hanno progetti di grazia per voi. Offrite preghiere e sacrifici all’Altissimo”; e anche su questa richiesta di sacrifici dovremmo tornare più avanti.
12. “Fate sacrifici di ogni cosa che fate e offritelo come un atto di riparazione per i peccati dai quali Egli è offeso e per ottenere la conversione dei peccatori. l…] Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che nostro Signore vi manderà”.
13. Nella terza apparizione, dopo aver insegnato ai bambini questa preghiera stupenda: “SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente, Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui Egli è offeso. E per gli infiniti meriti del Suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”, l’Angelo dà la Comunione ai bambini.
14. Queste apparizioni dell’ Angelo sono una preparazione agli eventi che accadranno l’anno dopo, nel 1917.
15. Dal mese di maggio al mese di ottobre, mentre si sta svolgendo la terribile prima Guerra Mondiale, per sei volte la Vergine Maria appare a Lucia, a Francesco e a Giacinta.
16. Domenica 13 maggio avviene la prima apparizione. Dopo aver ascoltato la S. Messa, i bambini conducono il gregge al pascolo. È una giornata bellissima – ricorderà Lucia – quando improvvisamente, pur non essendovi una sola nuvola in cielo, vedono un lampo e decidono, temendo l’arrivo di un temporale, di ricondurre il gregge a casa.
17. Giunti alla Cova da lria, vedono “una bella Signora vestita di bianco, in piedi sopra un leccio, vicino a noi. Era più luminosa del sole, raggiante di una luce sfolgorante… colpiti da stupore ci arrestammo davanti a questa visione. Eravamo così vicini da essere immersi nella luce che irradiava dalla sua Persona, alla distanza di circa un metro”.
18. “Vengo dal Cielo” dice questa “bella Signora” e chiede che i bambini vengano per sei volte consecutive, il 13 di ogni mese, all’ appuntamento con Lei.
19. Poi, una richiesta che – siamo sinceri – farebbe tremare le nostre anime delicate: “Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi in riparazione dei peccati dai quale Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?”.
20. E se questa richiesta ci fa tremare, che cosa dire dell’immediata risposta dei bambini: “Si, lo vogliamo”? E che cosa dire delle parole di Maria: “Andate dunque: avrete molto da soffrire, ma la Grazia di Dio sarà il vostro conforto”?
21. “Dite il Rosario ogni giorno per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra”, e scomparve salendo in Cielo verso Oriente.
22. La seconda apparizione avviene un mese dopo: “Gesù vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la abbraccia prometto la salvezza, e queste anime saranno amate da Dio come fiori posti da me ad adornare il suo trono”.
23. Nella terza apparizione, abbiamo la promessa di una prova per dimostrare a tutti gli increduli che quelle apparizioni erano concrete, reali, da tenere in considerazione: “continuate a venire qui tutti i mesi. In ottobre vi dirò chi sono, che cosa voglio, e farò un miracolo che tutti vedranno per poter credere” .
24. Sarà proprio questa promessa che porterà, in ottobre, circa 70.000 persone alla Cova da lria, per vedere se quello che dicevano i bambini era veritiero o non.
25. Ma la terza apparizione è nota soprattutto per il segreto rivelato dalla Regina del Rosario ai pastorelli.
26. Sentiamo il racconto di Lucia; “Sacrificatevi per i peccatori e dite molte volte e in modo speciale quando fate qualche sacrificio: “O Gesù, è per amar vostro, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria” .
27. “Dicendo queste ultima parole, aprì di nuovo le mani… un riflesso [di luce] parve penetrare la terra e vedemmo come un grande mare di fuoco e immersi in questo fuoco i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o abbronzate, di forma umana, che ondeggiavano nell’incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti – simili al cadere delle scintille nei grandi incendi – senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e di disperazione, che terrorizzavano e facevano tremare di paura. I demoni si distinguevano per la forma orribile e ributtante di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni di brace”.
28. “Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato.”
29. Questa era la prima delle tre parti di cui consta il segreto.
30. La seconda parte riguarda l’annuncio del castigo e dei mezzi per evitarlo: “La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e di persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”.
31. Dopo aver annunciato il castigo, ecco il rimedio: “Per impedire tutto questo verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate, infine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace”.
32. “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede”. Poi, viene rivelata la terza parte del segreto, che non è stata ancora resa nota.
33. Ora, per ragioni di tempo, vengo alla sesta ed ultima apparizione.
34. L’attesa era enorme. Anche durante l’apparizione del 13 settembre, la Vergine promise: “in ottobre farò il miracolo”.
35. Tempo bruttissimo, aveva piovuto tutta la notte e, a tratti, anche durante la mattinata.
36. Il dialogo tra la Madonna e Lucia merita di essere riportato: “Che cosa vuole da me Vostra Signoria?”. “Voglio dirti che facciano in questo luogo una cappella in mio onore, che sono la Regina del Rosario, di continuare sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i militari ritorneranno presto alle loro case.
37. […] Non offendano più Dio nostro Signore, che è già molto offeso” . Qui terminano le parole della Regina del Rosano.
38. Lucia ricorda, nelle sue memorie, che proprio in quel momento la Madonna aprì le mani e un riflesso di luce si proiettò sul sole, mentre la Madre del Cielo se ne andava.
39. “Guardate il sole” esclamò Lucia, distintamente sentita dai presenti. E quello che accadde è noto.
40. Mentre Lucia gridava: “Guardate il sole!”, le nuvole si aprirono, lasciando vedere il sole come un immenso disco d’argento. Brillava con una intensità mai vista, ma non accecava.
41. L’immensa palla cominciò a ballare. Come una gigantesca ruota di fuoco, il sole girava velocemente. Si arrestò per un certo tempo per poi ricominciare a girare su sé stesso vertiginosamente.
42. Animato per tre volte da un movimento folle, il globo di fuoco pareva tremare, scuotersi e precipitare zigzagando sulla folla terrorizzata. Il tutto durò circa dieci minuti. Finalmente il sole tornò zigzagando al punto da cui era precipitato, restando di nuovo tranquillo e splendente.
43. Molte persone notarono che le loro vesti, inzuppate dalla pioggia, erano improvvisamente asciugate. Il miracolo del sole fu osservato non solo dai presenti, ma anche da numerosi testimoni, addirittura distanti 40 chilometri da Fatima.
44. Questi i fatti. Fatti che la Chiesa ha riconosciuto come credibili e da attribuirsi ad un intervento della Regina del Rosario.
45. Per noi è giunto il momento di trarre qualche lezione.
46. La prima lezione: “I cuori di Gesù e Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche”, annuncia l’Angelo del Portogallo ai bambini. Questa è una verità annunciata a tutti: i Cuori di Gesùe di Maria sono attenti anche a noi, non ci abbandonano, non sono sordi alle nostre esigenze. Dio ci ama, ci ama sempre, ci ama con il Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria e chiede di essere amato.
47. La seconda lezione: “Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi in riparazione dei peccati dai quali Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?”.
48. Siamo sinceri: questo linguaggio ci è totalmente sconosciuto, ci fa tremare, urta la nostra sensibilità delicata. Ma sono parole pronunciate dalla Regina del Rosario.
49. È assolutamente necessario, doveroso “riparare”, cioè rendere giustizia, alle offese che con il peccato vengono fatte a Dio. Il peccato, vale a dire l’offesa fatta a Dio disobbedendo alla sua legge, è la disgrazia più grande che possa capitare all’uomo.
50. Non sono le carestie, le malattie, le guerre, i cataclismi, ma è il peccato la tragedia più grande. Questo, ovviamente, nella logica del Cielo. Perché il peccato offende Dio.
51. Ora, resta un mistero che si ripari al peccato con sacrifici, con offerta di sacrifici. Come resta un mistero che Cristo abbia scelto la Croce, piuttosto che schioccare le dita, per salvare l’umanità dalle conseguenze del peccato. Ma il mistero non ci impedisce di conoscere che questa è la volontà di Dio.
52. Chi ci insegna a fare sacrifici e a offrirli? Come possiamo sintonizzarci con questa richiesta se tutto ciò che ci circonda tenta disperatamente di evitare il sacrificio.
53. Ancora: abbiamo sentito: “Per ottenere la conversione dei peccatori”. Ma oggi solo pronunciare la parola conversione scatena l’accusa di violentare la libertà di coscienza di chi non crede. Guai a convertire, ci dicono i falsi maestri: bisogna rispettare le idee di chiunque. Bene, noi sappiamo che il Cielo non è di questo parere: si possono rispettare le persone, ma non le idee errate, soprattutto in materia religiosa.
54. Ricordiamo bene questa lezione. E la ricordino soprattutto quei cattolici ingenui che si scandalizzano quando sentono dire che un cattolico è, per sua natura, conquistatore di uomini e di donne alla causa del vangelo e della Chiesa. Noi sosteniamo che ogni cattolico è conquistatore, cioè apostolo.
55. Terza lezione: “Dite il rosario ogni giorno per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra”. Ecco il Rosario. Come dimenticare che dopo il Concilio Vaticano II si è registrato un attacco fortissimo a questa pratica, ritenuta troppo bigotta, poco aggiornata, non in linea con la moderna teologia.
56. Eppure, stando alle parole della Vergine, il Rosario è un’ arma formidabile per ottenere la pace nel mondo e la fine dei conflitti.
57. Quarta lezione: “Vedemmo un mare di fuoco. Immersi in questo fuoco c’erano demoni e anime che sembravano tizzoni trasparenti tra grida di dolore e di disperazione, che ci atterrirono fino a tremare di paura”.
58. L’inferno esiste. Ed è tremendo. Ed è una possibilità tragica che ha la nostra libertà di negare Dio, di rifiutar Lo. Dovremmo giustamente temere l’inferno, inorridirne, “tremare di paura”. Ditemi chi ci insegna queste cose. Nessuno oggi parla più dell’Inferno. E si pecca tranquillamente, senza nemmeno considerare che un giorno saremo chiamati a rendere conto della nostra vita. Il giudizio di Dio.
59.Quinta lezione: “Se gli uomini non cesseranno di offendere Dio, scoppierà un’altra e più terribile guerra durante il Pontificato di Pio XI. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e di persecuzioni alla Chiesa e al santo Padre”.
60. Dio è offeso per i peccati. Dio punisce per i peccati. Punisce per amore, come un padre punisce i suoi figli per amore, ma punisce. Questa verità ci è totalmente sconosciuta. Abbiamo trasformato Dio da Essere “infinitamente buono” ad Essere “bonaccione”, sempre disposto a subire offese, bestemmie e disprezzo senza mai chiederne conto. Stiamo attenti, perché Dio è anche capace di punire.
61. Sesta lezione: “La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, causando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto e molte nazioni saranno annientate”.
62. La Vergine pronuncia queste parole il 13 luglio del 1917. Nessuno poteva capire che cosa intendesse. Poi, nell’ ottobre, i Bolscevichi guidati da Lenin prendono il potere proprio in Russia, instaurano il Comunismo e scatenano una terribile persecuzione, la più grande che la Chiesa abbia conosciuto nella sua storia. Ma dobbiamo aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale per vedere diffondersi il Comunismo – e la persecuzione – nel mondo. Decine di paesi cadono sotto il giogo della falce e martello. L’avvertimento della Regina del Rosario si è realizzato.
63. Persecuzione costata molto cara: 220.000.000 di morti, secondo certe stime. Dunque il Comunismo è stato, ma è ancora in certi Paesi, strumento di persecuzione della Chiesa di Dio. Domandiamoci: quanti cattolici, quanti cattolici anche nella nostra Italia, hanno dimenticato questa lezione, questo avvertimento che viene dal Cielo e hanno sul Comunismo idee completamente scombinate, senza fondamento, totalmente errate. Quanti cattolici sono disposti a patti, alleanze, accordi con chi professa quella dottrina atea e marxista o con chi ne è erede, senza essersi pentito più di tanto?
64. Settima lezione: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc”. Da questo sembra doversi dedurre che il dogma della fede si perderà in una estensione così grande del mondo che è degno di speciale menzione il fatto che si conservi in Portogallo.
65. Oggi esistono segnali evidenti di questa situazione. Sono stati denunciati già da papa Paolo VI, quando, nel 1972, parlava del fumo di Satana penetrato perfino nel tempio di Dio, cioè nella Chiesa.
66. Ottava e ultima lezione: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà”. È la grande consolazione. La lotta tra la Donna e il serpente, tra la stirpe della donna e la stirpe del serpente, di cui parla il libro del Genesi, terminerà con la vittoria sicura della Donna, del suo Cuore Immacolato.
67. Per questa sera credo che possa bastare.
Grazie e a risentirci la prossima volta.

IL TIMONE – N.2 – ANNO I – Luglio/Agosto 1999 – pag. 19-20-21-22

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