Con Il Timone n. 168 in uscita a dicembre 2017 arrivano tante novità. La prima riguarda l’aggiornamento grafico della rivista con una nuova copertina e testata, più alcuni accorgimenti che speriamo migliorino ancora le varie sezioni della rivista.
L’altro grande cambiamento è il sito web del Timone che sarà completamente rinnovato e sarà on line durante le festività natalizie. Nuove pagine web e un nuovo e-commerce per mettere al centro Il Timone con i suoi articoli e dossier.
Infine, anche in redazione c’è una piccola novità il direttore Riccardo Cascioli viene affiancato da un condirettore che è una firma già nota ai lettori, Lorenzo Bertocchi.
Nel numero di dicembre il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, racconta come da 800 anni i frati minori custodiscono i luoghi del mistero di Cristo. «Celebrare il Natale a Betlemme», scrive, «significa immergersi nella concretezza dell’incarnazione del Verbo di Dio».
Il dossier è dedicato all’uomo che scruta l’universo, per comprenderne la logica e per afferrare il senso del vivere. «Non siamo figli del caos», dice il professor Antonino Zichichi. La scienza attesta la singolarità e la specificità delle leggi che governano il cosmo, come scrivono Francesco Agnoli e Umberto Fasol. E il professor Giancarlo Cavalleri risponde alle domande di Marco Respinti sull’origine dell’universo. Ma in fondo l’uomo ha nostalgia di una stella che gli indichi il cammino verso un porto sicuro, come dice Giovanni Fighera parlando della Commedia di Dante; così mentre la scienza interroga il cielo possiamo scoprire che i frati francescani di Terra Santa custodiscono la risposta da 800 anni.
Vincenzo Sansonetti ha intervistato la moglie di Bud Spencer, Maria Amato, per ricordare il cuore del grande Bud. Che diceva di se: «Non posso vivere senza credere», al punto che qualcuno intravede una “teologia” alla Bud Spencer.
C’è un fenomeno in crescita, gruppi e singoli che sulle note del rock o del pop cantano la fede. Il Timone con Giulia Tanel si è messo sulle loro tracce, e ha incontrato i The Sun, i Reale, i Fuoco vivo, il “duo con l’anello” Mienmiuaif e Debora Vezzani.
Mario Iannaccone racconta che siamo “ubriachi di serie Tv”, descrivendo il fenomeno milionario delle fiction che ormai dominano la programmazione. Quale ideologia trasmettono? Come entrano nel vissuto quotidiano?
L’impennata del tribalismo superstizioso in Africa non si arresta, e miete vittime tra gli albini, i calvi e i “vampiri”, non si ferma neppure davanti ai bambini. «Solo il cristianesimo», scrive Anna Bono, «può dare una risposta antropologica a questi popoli».
In questo numero nasce anche la rubrica “Filosofando” che raccoglie le riflessioni di Giacomo Samek Lodovici che come sempre indaga le ragioni dei fatti. In questo numero si interroga sul “senso del dono”.
Come sempre ci sono le pagine di filosofia e di apologetica. Non mancano le rubriche storiche, a partire dal “Vivaio”, di Vittorio Messori, “La versione di Barra”, del fondatore della rivista Gianpaolo Barra, “Il Kattolico” di Rino Cammilleri, e “Don Camillo sul crinale” di Lorenzo Bertocchi. Poi c’è la “Matita blu” che questa volta sottolinea il libro a tinte “arcobaleno” del gesuita James Martin, mentre Andrea Zambrano mette “castità” tra le sue “Parole proibite”.