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Santo Sepolcro, più gli studiosi «scavano» e più la sua autenticità  viene confermata
NEWS 30 Novembre 2017    

Santo Sepolcro, più gli studiosi «scavano» e più la sua autenticità viene confermata

di J.P. Mauro, da Aleteia

 

La tomba del Santo Sepolcro, chiamata anche Edicola, è stata aperta per la prima volta nell’arco di secoli nel 2016 ed è stata sottoposta a un accurato restauro. In questo periodo sono stati estratti per essere datati dei campioni di malta, e i risultati hanno confermato la convinzione che si tratti davvero del luogo in cui Gesù venne deposto dopo essere stato tirato giù dalla croce.

Riferisce il National Geographic:

«Durante il restauro dell’Edicola, durato un anno, gli scienziati sono riusciti a stabilire che una quantità significativa della grotta sepolcrale rimane racchiusa tra le mura del santuario. I campioni di malta estratti dai resti del muro meridionale della grotta sono stati fatti risalire al 335 e al 1570, il che offre prove ulteriori dei lavori di costruzione del periodo romano e del restauro documentato del XVI secolo. La malta estratta dall’ingresso della tomba è stata fatta risalire all’XI secolo, datazione coerente con la ricostruzione dell’Edicola dopo la sua distruzione nel 1009».

La malta è stata analizzata e ritenuta risalente all’anno 345, il che si adatterebbe ai resoconti storici relativi all’opera di Costantino.

Sappiamo che Costantino, primo imperatore romano cristiano, decise di scoprire il luogo della sepoltura di Gesù nel 325. I suoi rappresentanti si diressero a un tempio romano dedicato a Venere che era stato costruito sopra quel sito. Costantino lo fece radere al suolo, e ulteriori scavi rivelarono una piccola tomba scavata nel calcare. Costantino vi costruì sopra la chiesa del Santo Sepolcro, e i suoi architetti rimossero la parte superiore della tomba per poter costruire la splendida Edicola.

Un altro pezzo di questo puzzle storico deriva dall’aspetto più caratteristico della tomba, il “letto di sepoltura”. I letti di sepoltura sono lunghe mensole o tavoli su cui veniva disteso il corpo del defunto. Il “letto di sepoltura” nella tomba del Santo Sepolcro venne coperto di marmo, a quanto si pensa tra il 1300 e 1555. Questa copertura è stata sollevata durante i restauri, rivelando una lastra marmorea spezzata più antica.

I nuovi esami hanno dimostrato che questa lastra più antica è stata molto probabilmente fissata con la malta nel IV secolo, per ordine dell’imperatore Costantino.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]