I missionari “sono eroi anonimi, sono esseri umani scelti per sopportare le difficoltà. Coraggiosi e figli obbedienti, dotati di pazienza e forza. Benevoli verso le debolezze. Esempi di resistenza morale. Grazie a tutti i missionari per averci insegnato, con le loro opere, che un atto d'amore apparentemente insignificante può abbracciare l'umanità ferita”: così ha detto ieri, 11 ottobre, nella Cattedrale di Santiago di Compostela, la cantante spagnola Luz Casal, leggendo, a nome di tutta la Chiesa spagnola, l'annuncio del “Domund” (Giornata Missionaria Mondiale), e offrendo ai presenti la sua testimonianza, in un evento presieduto dall'Arcivescovo della diocesi, mons. Julián Barrio.
Come appreso da Fides, la cantante ha dedicato gran parte del suo annuncio a valorizzare l’opera dei missionari: questi “mostrano che il dono della loro vita va molto oltre la solidarietà”, ha ricordato, sottolineando come la Spagna, con i suoi 13.000 missionari sparsi nel mondo, sia una nazione “che ha aperto le porte all'evangelizzazione”. “In quasi cento anni di celebrazione del Domund, l’opera compiuta dai missionari spesso resta nel silenzio, eppure non manca la gioia nella loro missione”, ha aggiunto l'artista.
Attualmente, i 13.000 missionari spagnoli sono presenti in 128 paesi dei 5 continenti: il 70% in America, seguiti dal 12% in Europa e un altro 12% in Africa. L’Asia conta con il 5,4% mentre l'Oceania con lo 0,4%. Inoltre, il 54% del totale di questi operatori missionari sono donne, mentre gli uomini si attestano al 46%.
L'annuncio del “Domund” in Spagna propone una serie di incontri culturali, tavole rotonde e momenti di preghiera organizzati dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Spagna, tutti eventi in preparazione alla Giornata Mondiale delle Missioni che si terrà domenica 22 ottobre. (L.G.)