Questo video va fatto vedere. Senza troppi commenti. La gente deve vedere come si possono rovinare i bambini, quando l’ideologia gender s’impossessa delle menti dei genitori.
Di tanto in tanto – comunque troppo spesso – tocca vedere bambini e ragazzi confusi e – forse – plagiati che vengono bombardati di ormoni e incoraggiati nella loro “scelta” di voler “cambiare sesso”.
Non staremo qui a ripetere tutto quello che c’è da dire sul transessualismo e in specie sulla disforia di genere tra i bambini. Anche perché basta il buon senso comune e la ragionevolezza di qualsiasi genitore per capire che i bambini, nel loro mondo fantastico, vanno lasciati in pace, assecondati, ma anche guidati con amore sulla via della verità e del bene: infatti, la confusione di genere – quando è veramente un problema psicologico – rientra da sé nel giro di pochi anni.
Comunque, oggi ci tocca vederne una nuova: un bambino di otto anni, Nemis Quinn Melancon-Golden, col nome d’arte di Lactatia, è celebrato e osannato dalla comunità LGBTQIA(…) perché, incoraggiato anche dalla famiglia, calca i palcoscenici come Drag Queen.
Inutile dire lo strepitoso successo che riscuote sui media gay-friendly.
Qualsiasi persona ragionevole dovrebbe denunciare l’evidente abuso sul minore che si sta perpetrando sotto spessi strati di make-up, parrucche e riflettori. Nel video che potete vedere qui di seguito, Nemis – che secondo il padre e la madre non è gay, ma “forse lo diventerà” – esordisce dicendo che se i bambini vogliono essere Drag Queen e i genitori o gli amici non approvano, allora vanno cambiati i genitori e gli amici…
E’ uno spettacolo davvero triste, soprattutto quello offerto dai genitori di questa creatura (che veniva vestito da donna e truccato, fin da piccolo, dalla sorella).
Essi spiegano che quando Nemis non è nel personaggio di Lactatia si identifica come un ragazzo. Quando è Lactatia, lui si sente una ragazza con il pene.
Greg Quinlan e Stephen Nero, ex attivisti gay, hanno commentato su LifeSiteNews che siamo evidentemente in presenza di uno di quei casi in cui i bambini vengono sacrificati per realizzare i sogni e le aspirazioni dei genitori. Un vero e proprio abuso: non ci vuol molto per capire che presto il bambino sarà coinvolto in giochi a sfondo sessuale…
Fino a poco tempo fa, genitori che avessero permesso a un bambino di 8 anni di fare esperienze del genere avrebbero giustamente perso la patria potestà. Oggi, in Canada, dove vive Nemis, una legge permette al governo di togliere i bambini ai genitori che si rifiutano di assecondare il desiderio disordinato e futile dei figli di appartenere al sesso opposto a quello che gli ha dato la natura.