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Le schiave dei «nuovi diritti» procreativi: una galleria di orrori e miserie che va conosciuta
NEWS 24 Novembre 2016    

Le schiave dei «nuovi diritti» procreativi: una galleria di orrori e miserie che va conosciuta

di Lorenza Perfori

 

Dall’Asia all’America, dall’Europa orientale all’Inghilterra e alla Spagna, i “nuovi diritti” in ambito procreativo si consumano tutti sulla pelle delle donne: le fornitrici di ovuli e le locatrici di utero.

Il mercato riproduttivo ha coniato per queste donne espressioni positive e rassicuranti come “donatrici, “portatrici”, “benefattrici”. In realtà gli appellativi che meglio le definiscono sono “venditrici per necessità”, “donne sfruttate”, “nuove schiave”, visto che le pratiche di cui sono protagoniste imprescindibili del dono non hanno la benché minima sembianza e la caratteristica che tutte le accomuna è la povertà o lo stato di bisogno.

Ecco una preziosa raccolta di racconti e testimonianze.

 

INDICE

  • Introduzione

AMERICA

  • “Eggsploitation”: le testimonianze di Sindy, Alexandra, Calla e Jessica
  • “Weareeggdonors.com”: Raquel e le altre
  • Sarah Jean Alexander: “Ho venduto i miei ovuli per soldi”
  • Elisa Anna Gomez: con l’utero in affitto “ho firmato la mia riduzione in schiavitù”
  • Tanya Prashad: “Mi sento come se avessi venduto mia figlia”
  • Brooke Lee Brown: tre gravidanze conto terzi, poi la morte improvvisa
  • “Channel 4” racconta le vicende di Alejandra Mendiola e Diana Gisel Islas

EUROPA

  • Le venditrici di ovuli dell’Europa dell’Est raccontate dall’Observer
  • Marina e Natasha: locatrici di utero per una casa più grande
  • Madre surrogata inglese: “È il mio bambino: l’ho partorito, l’ho sentito scalciare nella pancia, l’ho allattato”
  • Italia, le donatrici di ovuli reclutate da Antinori: giovani, belle e… bisognose. Le testimonianze di Maria e Lucia, e la denuncia di un’infermiera spagnola

THAILANDIA, NEPAL, CINA

  • La tratta delle surrogate vietnamite segregate a Bangkok
  • Pattharamon Janbua: “Non entrate nel business della maternità surrogata”
  • Patidta Kusolsang: “Mi manca ogni giorno. Vedete com’è crudele oggi il mondo”
  • Nepal, il terremoto del 2015 svela il business delle madri conto terzi
  • Cina: la tratta degli ovuli “giovani” e di “bella presenza”

INDIA

  • “Questo non è lavoro, ma una costrizione”
  • Sushma Pandey e Yuma Sherpa: morire per ovodonazione
  • Premila Vaghela: morire per una gravidanza conto terzi
  • Manisha, Bina e Disha: “per le persone che ci ingaggiano siamo solo uteri”
  • Phulmani e la tratta delle madri “in affitto”
  • Affittare l’utero per far fronte alle esigenze primarie della vita (cure mediche, casa, istruzione dei figli, dote…)