Quando ho saputo del nuovo libro di Renzo Puccetti mi sono detto: “Chissà questa volta cos’ha tirato fuori dal cilindro”. Dell’autore avevo letto il precedente saggio “I veleni della contraccezione” e ne ero rimasto conquistato. Al termine della lettura di “Leggender metropolitane” ho avuto conferma delle attese.
Puccetti è un bioeticista medico dotato della non comune capacità di unire profondità di pensiero e semplicità di esposizione. Docente al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, è capace di offrire una linea argomentativa attenta a mantenere il rigore razionale.
Nel suo lavoro strepitoso omosessualità, transessualità,
studi di genere, omofobia, figli e coppie omosessuali sono argomenti sempre esaminati nella prospettiva dei risultati degli studi scientifici che nel libro non sono semplicemente citati, ma in molti casi analizzati e discussi facendo comprendere ciò che essi significano realmente con i loro pregi e limiti.
Il capitolo sulla storia della rimozione dell’omosessualità dal Manuale Diagnostico-Statistico delle malattie mentali da parte dell’Associazione degli Psichiatri Americani offre una quantità incredibile di notizie con l’attrattiva di un racconto thriller. Sebbene l’autore non celi affatto quella che è la sua posizione, egli è sempre molto obiettivo nel riportare studi che vanno in senso opposto e in generale nel prendere molto sul serio le argomentazioni contrarie.
Il saggio è articolato in dieci capitoli, ciascuno dei quali esamina uno degli assunti, quasi dei dogmi, della galassia arcobaleno, dall’origine della condizione omosessuale, a quella della transessualità, dalle teorie e gli studi di genere, all’omofobia, dal diritto al matrimonio gay alla condizione dei bambini che crescono con adulti dello stesso sesso. Scritto con quel guizzo toscano che non ti fa mai annoiare anche nei passaggi più complessi, l’autore ha costruito l’intera opera in forma di disputa intellettuale in cui ogni capitolo costituisce una risposta all’argomento principe e agli argomenti satelliti del fronte LGBTQ. 170 pagine di puro godimento intellettuale.