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Anche a Hollywood si puà essere contro l’aborto. L’esempio di 10 star che non hanno paura del mondo
NEWS 29 Aprile 2016    

Anche a Hollywood si puà essere contro l’aborto. L’esempio di 10 star che non hanno paura del mondo

di Projeções de Fé

 

Non è facile essere pro-vita a Hollywood, dove l’ambiente è esplicitamente liberale e politically correct. Nonostante questo, certe celebrità non si lasciano intimidire e prendono pubblicamente posizione contro l’aborto. Eccone alcune:

 

Jack Nicholson

Quando era una ballerina di un bar appena 17enne, June, madre di Jack Nicholson, è rimasta incinta. Pur ricevendo le pressioni dei colleghi ad abortire, ha preferito dare alla luce il bambino che in seguito avrebbe vinto tre premi Oscar.

June ha lasciato il bambino con i suoi genitori, e lui è cresciuto pensando di essere figlio dei suoi nonni e che la madre biologica fosse sua sorella. È stato solo da adulto, dopo la morte di June, che Nicholson ha scoperto la propria storia.

“Vado contro la mia cerchia in relazione all’aborto perché sono decisamente contrario. Non ho diritto ad alcun altro punto di vista. La mia unica emozione è la gratitudine, letteralmente, per la mia vita”, ha affermato l’attore.

 

Jim Caviezel

Caviezel, famoso per aver interpretato Gesù ne “La Passione di Cristo”, ha raccontato al Catholic Digest che un collega favorevole all’aborto lo ha sfidato dicendo: “Sei pro-vita? Se credi davvero a quello che dici, adotta un bambino – ma non un bambino qualsiasi, adottane uno che abbia un grave handicap fisico!”

Caviezel ha detto che era terrorizzato all’idea di adottare un bambino con delle necessità particolari, ma in fondo sapeva che Dio voleva che facesse proprio questo, e allora ha adottato Bo, un bambino cinese con un grande tumore cerebrale, e in seguito LeLe, una bambina cinese anche lei affetta da tumore cerebrale. L’attore ha detto che questo non ha fatto cambiare opinione al suo collega, ma ha rafforzato la sua convinzione che ogni vita è preziosa.

“Sono favorevole ad aiutare le donne, ma non credo che l’aborto le aiuti”, ha aggiunto Caviezel. “Non amo la mia carriera al punto da dire ‘Mantengo il silenzio al riguardo’. Difendo ogni bambino che non è mai nato… Come possiamo sapere che non abbiamo ucciso il bambino che avrebbe potuto creare il tipo esatto di farmaco capace di salvare altre vite?!”

 

Kelsey Grammer

Kelsey Grammer, che interpreta il protagonista della serie Frasier, non è sempre stato pro-vita. In passato si definiva pro-choice, ma poi la sua posizione è cambiata. Nel luglio 2015 l’attore è stato fotografato all’evento National Right to Life, a New Orleans, e a ottobre ha postato sull’Instagram della moglie una foto in cui indossava la maglietta del gruppo Abort 73 con la frase: “Ti darebbe più fastidio se usassero delle armi?”, alludendo al tema dell’aborto e dell’utilizzo delle armi.

Grammer ha anche partecipato con la moglie all’ultima Marcia per la Vita svoltasi a Washington D.C. tra freddo e neve. La coppia ha postato su Instagram alcune foto dell’evento, e altre fotografie scattate dai fans sono circolate su Twitter.

 

Kathy Ireland

Kathy ha partecipato a vari film e serie televisive, come Melrose Place e Cosby, ma è nella carriera di modella che ha fatto fortuna, apparendo sulla copertina di riviste come Vogue, Cosmopolitan e Forbes.

Kathy si considerava pro-choice fino a quando ha iniziato a leggere i libri di medicina del marito dottore. Le motivazioni scientifiche che ha trovato le hanno fatto cambiare opinione. Pur non volendo rendere pubblica la cosa, quando ha partecipato al programma della HBO Politically Incorrect, nel quale gli invitati discutono su temi di attualità, ha parlato contro l’aborto e ha difeso il diritto alla vita dei bambini non nati.

In un’intervista alla FOX le è stato chiesto se la sua posizione pro-vita ha influenzato la sua carriera, e lei ha risposto che ha visto cancellati vari show ed eventi per via delle sue dichiarazioni, ma ha definito la cosa “assolutamente irrilevante quando stiamo parlando di una vita umana”.

 

Martin Sheen

L’attore Martin Sheen, che ha le sue impronte sulla Walk of Fame e ha vinto numerosi premi nel corso della sua carriera, ha dichiarato in un’intervista alla RTE che la moglie è stata concepita durante uno stupro, e che se la madre all’epoca avesse abortito o avesse gettato la bambina nel fiume Ohio (come era arrivata a pensare) sua moglie Janet oggi non esisterebbe. Oltre a questo Sheen, padre di quattro figli, ha raccontato che tre dei suoi nipoti sono stati concepiti quando i suoi figli non erano sposati. I suoi figli “non erano felici al momento, ma poi hanno amato questi bambini. Abbiamo tre nipoti adulti, due dei quali già sposati. Sono tra le grandi gioie della nostra vita”, ha affermato.

 

Mel Gibson

In un’intervista rilasciata all’auge della sua fama, Gibson ha chiarito la sua posizione sul tema dichiarando che “nessuno di noi può decidere chi viene al mondo e chi no. Questa decisione non ci appartiene”.

Nel 2004, quando c’è stata una battaglia in California sulla Prop 71, che proponeva la ricerca con le cellule staminali embrionali con denaro pubblico, Gibson è apparso in una pubblicità chiedendo di opporsi alla misura. “Creare una vita semplicemente per distruggerla è sbagliato, soprattutto quando esistono alternative efficaci disponibili”, ha spiegato, aggiungendo che la ricerca con le cellule staminali adulte ha già prodotto più di 140 cure e trattamenti, mentre le cellule staminali embrionali non hanno curato neanche un unico paziente umano.

 

Shari Rigby

Durante le riprese del film October baby, Shari ha rivelato un segreto che nascondeva da molto tempo: all’inizio della sua carriera è rimasta incinta. Impaurita e piena di vergogna, ha deciso di abortire – situazione molto simile a quella del personaggio che ha interpretato. “Spesso, soprattutto quando si è giovani, pensiamo che se rimaniamo incinte saremo viste come delle fallite, il che è vergognoso”, ha detto.

Oltre a rendere pubblico il proprio aborto, l’attrice ha detto che la registrazione del film le ha fatto bene: “Siamo entrati in scena e ricordo le telecamere che mi circondavano, e io, non appena entrata nella sala, sapevo solo che il Signore era con me e questa era semplicemente la cura completa. Non stavo recitando, era il mio momento con Dio, e il Suo con me, e mi diceva: ‘Va tutto bene, è passato, sei perdonata’”.

Da allora, l’attrice ha parlato della sua esperienza e ha partecipato a vari eventi pro-vita.

 

Patricia Heaton

Patricia Heaton, vincitrice di due premi Emmy e attualmente protagonista della serie The Middle, ha detto al The Blaze che la sua convinzione pro-vita e la sua fede cristiana “procedono di pari passo”, e che dopo essere diventata madre si è appassionata ancor di più a questa causa.

“Trovo impossibile concordare con una filosofia che crede che la distruzione della vita umana sia una soluzione legittima per un problema che è principalmente sociale, economico e psicologico”, ha detto la Heaton. “In realtà, la maggior parte delle donne che ‘sceglie’ l’aborto lo fa perché pensa di non aver alcun’altra scelta”.

 

Phil Robertson

Famoso per il programma televisivo Duck Dinasty, il patriarca Phil Robertson è un noto pro-vita. La stella del reality show ha dichiarato che “la folla del politically correct ha già ucciso 55 milioni di feti nell’utero delle loro madri. Omicidio legale, ecco cos’è l’aborto”.

Nonostante l’incredibile successo della serie, le sue dichiarazioni contro l’aborto e il comportamento omosessuale gli sono costate le critiche degli attivisti gay e liberali, il che ha portato alla sospensione del programma. La reazione massiccia dei fans di Duck Dinasty ha tuttavia fatto sì che la A&E ritirasse la sospensione, e 9 giorni dopo il programma è tornato in onda.

 

Eduardo Verástegui

Per essersi rifiutato di partecipare a film contrari alla sua fede cattolica gli è stato detto che non avrebbe lavorato più, e allora l’attore ha deciso di creare la propria compagnia e ha fondato la Metanoia Films, e la sua prima produzione, Bella, è stata un grande successo.

Verastegui è anche fondatore dell’Organizzazione Manto de Guadalupe e del Centro Medico Guadalupe, una clinica pro-vita che assiste gestanti in crisi a Los Angeles.

 

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]